FIRENZE – La Galleria dell’Accademia di Firenze, quella in cui è esposto il David di Michelangelo, è in cerca di nuovi spazi per poter meglio esporre i capolavori custoditi. Questo il tema che è stato al centro di un incontro tra la direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze, Cecilie Hollberg, il presidente dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, Luciano Modica, e il direttore della stessa Accademia, Eugenio Cecioni. I due locali contigui, nati nel ‘700, condividono problemi di staticità sicurezza, agibilità e decoro dei fabbricati. In particolare però è la Galleria con il David a soffrire di un’evidente carenza di spazi.
Si legge dunque in una nota congiunta che i responsabili della Galleria e dell’Accademia, hanno concordato di formare un tavolo di lavoro cui parteciperanno rappresentanti dei ministeri interessati e della Città Metropolitana, che consenta di studiare innanzitutto “la possibilità che la Galleria si avvalga di alcuni spazi dell’Accademia finora inutilizzati, riorganizzando di conseguenza logistica e percorsi con l’aiuto di soluzioni architettoniche innovative e di alto livello”. Senza peraltro escludere che alcuni spazi possano diventare di uso di ambedue gli enti e che la riorganizzazione possa parzialmente coinvolgere anche il Conservatorio ”Luigi Cherubini” e l”Opificio delle Pietre Dure, anch’essi enti statali con sedi contigue alla Galleria.
Hollberg, Modica e Cecioni hanno quindi dichiarato: “L’obiettivo è ambizioso, ma non irraggiungibile e la disponibilità reciproca è massima. Serviranno certamente risorse finanziarie specifiche ma, preparando un buon progetto, si spera di poterle ottenere. L’impegno è quello di restituire alla più antica università dell’arte del mondo e al secondo museo italiano, adeguandone gli spazi di attività nell’interesse della cultura e dell’accoglienza turistica, quella consonanza di intenti e vicinanza di azione che furono alla base della loro istituzione da parte di illuminati governanti”.