FIRENZE – E’ accaduto la mattina del 1 marzo l’episodio che ha visto nuovamente protagonista Vaclav Pisvejc, il 51enne ceco che, nel settembre scorso tirò un suo quadro in testa all’artista serba Marina Abramovic all’uscita di Palazzo Strozzi, dov’era in corso la mostra “The Cleaner”.
L’uomo ha minacciato di buttarsi in Piazza della Signoria dalla terrazza degli Uffizi. Sono quindi intervenuti i vigili del fuoco che hanno transennato la piazza e posizionato un materasso per attutire la sua eventuale caduta. E’ poi iniziata una lunga trattativa. Solo dopo circa cinquanta minuti l’uomo è sceso dalla balaustra.
Secondo la ricostruzione dei fatti, il cittadino ceco, dopo aver scavalcato la recinzione di sicurezza, è salito sulla balaustra della terrazza e si è affiancato alla statua “Event Horizon” dell’artista inglese Antony Gormley, installata il 20 febbraio, nell’ambito della mostra “Essere”. L’uomo ha cominciato a gridare minacciando di gettarsi di sotto. Ha chiesto poi di poter parlare con il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, come condizione per scendere. Alla fine ha desistito ed è stato preso in carico dalle forze dell’ordine.
A Schmidt ha detto di “voler diventare famoso” e ha chiesto al direttore di poter vedere i suoi dipinti. “Ma non mi volevo buttare di sotto”, ha spiegato l’uomo. “Voglio fare clamore, perché anch’io sono un artista e voglio essere conosciuto”. In caserma ha incontrato privatamente Eike Schmidt, il quale gli ha promesso di visitare la sua collezione di opere in via de’ Ginori.
Al termine degli accertamenti il sedicente artista è stato denunciato per procurato allarme. Inoltre per questo e per il precedente episodio che ha visto coinvolta Marina Abramovic, l’uomo è stato sottoposto dalla questura di Firenze a daspo urbano, con durata fino al 15 gennaio 2020. Gli è stato così interdetto l’accesso alla zona di Palazzo Strozzi e delle vie limitrofe nel centro storico.