ROMA – Ennesimo bagno nella Fontana di Trevi a Roma, il quarto in venti giorni. Stavolta la novella Anita Ekberg è una venticinquenne turista danese che, in slip e canottiera, ha optato per una nuotata nella storica fontana. La giovane è stata fermata dagli agenti della polizia locale ed è stata denunciata e multata.
Giunge a questo punto l’appello della minisindaca del centro storico, Sabrina Alfonsi, che rivolgendosi al ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, lancia la proposta di creare un corridoio di visita come nei musei. Insomma una sorta di “contingentamento” dei flussi turistici in modo da poter tenere sotto controllo quello che potrebbe diventare un turismo troppo invasivo, tutelando in questo modo i beni storico-artistici. Alfonsi non pensa a una chiusura totale della Piazza e quindi della Fontana, ma alla possibilità di regolare l’avvicendarsi di visitatori che ogni giorno accedono alla piazza. “In questo modo – spiega Alfonsi – si garantirebbero da un lato visite in sicurezza e dall’altro il rispetto degli stessi turisti, che senza il sovraffollamento potrebbero ammirare la Fontana in tutto il suo splendore”.
Per la presidente del I municipio il “sovraffollamento” del territorio ha conseguenze importanti anche sulle gestione della sicurezza nel centro storico. Da qui dunque l’ipotesi di avviare un ragionamento congiunto con le Soprintendenze statali sul lavoro da intraprendere, mettendo ognuno a disposizione le proprie competenze.