ROMA – Il Foro Romano vive di una “nuova luce”. Infatti grazie all’impianto progettato e realizzato da Acea, i monumenti che costeggiano l’antica strada che attraversa il Foro Romano, dall’Arco di Tito all’Arco di Settimio Severo, godono appunto di una nuova illuminazione, già tentata più volte in passato con scarso successo, come ha ricordato il soprintendente al Colosseo e all’area archeologica centrale di Roma, Francesco Prosperetti. “Speriamo che sia la volta buona” – ha detto Prosperetti che ha anche spiegato: “Illuminazioni del Foro in passato ne sono state tentate più volte e tutti gli esperimenti hanno trovato il limite nella tecnologia del tempo che richiedeva corpi illuminanti di grande consumo e di grande ingombro”. Ora il problema è stato risolto con l’utilizzo della tecnologia dei led, un impianto che peraltro consuma la metà rispetto ai precedenti.
Il soprintendente ha anche spiegato che sono state adottato due temperature di colore diverse per i marmi e per i muri di laterizio. Ad esempio, i due tipi di illuminazione nel Tempio di Antonino e Faustina, che come è noto contiene al suo interno la Chiesa di San Lorenzo in Miranda realizzata nel 600, rendono tangibile la differenza tra queste due fasi di utilizzo del monumento. Adottati anche diversi tipi di illuminazione: “D’accento sui monumenti più importanti e diffusa anche sui percorsi pedonali in modo da rendere sicura la passeggiata”. L’obiettivo della nuova illuminazione è quindi quello di rendere il Foro Romano più godibile nelle ore serali, in considerazione anche del fatto che dal 22 aprile prenderà il via anche l’iniziativa “La luna al Foro Romano”, che prevede tutti i venerdì fino ad ottobre, visite guidate notturne. Le visite si potranno effettuare dalle 20 alla mezzanotte con gruppi di massimo 25 partecipanti, guidati da archeologi e storici dell‘arte. Il nuovo percorso inaugurato dalla soprintendenza si aggiunge al ciclo di visite serali “La luna sul Colosseo” in corso ogni lunedì, giovedì, venerdì e sabato fino al 29 ottobre.