Un confronto tra antico e contemporaneo, tra ricamo e scultura, per esplorare la storia dell’arte attraverso un’emozione spesso dimenticata: il pianto
VENEZIA – Dal 17 aprile al 24 novembre 2024, il Museo Correr di Venezia ospita Musei delle Lacrime, un progetto site–specific ideato da Francesco Vezzoli.
La mostra segna il ritorno dell’artista ai temi fondamentali della sua ricerca: il dialogo con la storia dell’arte e le sue influenze culturali.
Con 36 opere, di cui 16 realizzate per l’occasione e suddivise in 14 sale, Vezzoli tesse una conversazione a doppio binario: da un lato con la preziosa collezione d’arte veneziana, dall’altro con l’eredità di Carlo Scarpa, autore degli allestimenti delle sale museali. Il risultato è un percorso espositivo inedito che sfida le convenzioni e riflette su tematiche attuali come l’identità di genere e la rappresentazione popolare.
Indagine sulle lacrime
Il titolo Musei delle Lacrime rievoca il filo conduttore dell’intera esposizione: la lacrima. Ricamata sulle immagini di capolavori, essa diventa un simbolo di riflessione sul potere dell’arte, sulla fragilità umana e sul dialogo tra epoche diverse.
Attraverso opere come Casino (Giotto, Wynn And Warhol Were Gamblers) (2024), dove l’artista ricama lacrime su un dettaglio della Cappella degli Scrovegni di Giotto e Portrait Of Carlo Scarpa As Doge Leonardo Loredan (After Giovanni Bellini, Andy Warhol And Giotto) (2024), che unisce il volto di Scarpa a quello del Doge Loredan di Bellini, Vezzoli mette in discussione il rapporto tra artista e mecenate, fa dialogare ideali classici e moderni e celebra figure iconiche della cultura veneziana.
La mostra esplora anche il tema della sacralità, con opere come Crying Portrait Of A Renaissance Madonna With Holy Child (2010), dove le Madonne rinascimentali vengono reinterpretate in chiave contemporanea. La cultura moderna, invece, è protagonista in lavori come Le Gant D’amour (2010) e Gala As Sylvia In La Dolce Vita (2006) che omaggiano artisti come Lady Gaga, Sergej Diaghilev e Luchino Visconti.
Completa la mostra un’originale audioguida, scritta e narrata da Vezzoli, che accompagna il visitatore nel percorso espositivo con interpretazioni delle opere, racconti e riflessioni personali. Gli elementi allestitivi della mostra sono stati ideati da Filippo Bisagleni.
Il ricamo come atto di sovversione
Il ricamo, gesto intimo e meditativo, diventa nelle mani di Vezzoli un atto di sovversione. L’artista capovolge le categorie di maschile e femminile, sfidando le convenzioni della storia dell’arte e aprendo a una nuova esperienza del patrimonio.
“Musei delle Lacrime – racconta Vezzoli – è concepita come un’indagine sulle lacrime perdute nella storia dell’arte. Dagli affreschi romani fino alle Avanguardie del XX secolo – presenti nella storia dell’arte veneziana – il corpo umano è stato rappresentato e studiato in tutti i modi possibili. Dopo un’approfondita ricerca, mi sono reso conto che si possono trovare qualsiasi tipo di attività ed espressioni di sentimenti, eccetto l’atto di piangere. Le lacrime sono notevolmente assenti dall’universo visivo dell’arte, sono un segno di debolezza che non vogliamo condividere pubblicamente tramite l’arte. L’arte può essere intima, come il mio gesto di ricamo, può cambiare la nostra vita. Questo è ciò che i musei mostrano, e sono entusiasta di continuare questo viaggio a Venezia, al Museo Correr”.
Un progetto innovativo per la valorizzazione del patrimonio
Musei delle Lacrime rappresenta un nuovo capitolo nella progettualità di Venice International Foundation, nata per promuovere l’arte contemporanea e la valorizzazione del patrimonio veneziano.
Luca Bombassei, Presidente della Fondazione, ha affidato a Vezzoli il compito di creare un’opera capace di dialogare con gli spazi del Museo Correr. L’obiettivo è quello di avvicinare il pubblico al patrimonio artistico in modo nuovo e coinvolgente, utilizzando l’arte contemporanea come chiave di lettura del presente.
Per Mariacristina Gribaudi, Presidente di Fondazione Musei Civici di Venezia, “il dialogo scaturito dall’intervento di Vezzoli sullo straordinario patrimonio del Correr, in particolare con i capolavori della Quadreria di Cosmè Tura, Jacopo, Gentile e Giovanni Bellini, Antonello da Messina, Vittore Carpaccio, per menzionarne alcuni, a loro volta ospiti d’onore nel disegno di Carlo Scarpa, ci racconta, una volta di più, la vita straordinaria dei musei e la loro capacità di essere luoghi che parlano sempre il linguaggio del contemporaneo e dell’attualità, in ogni epoca. E che per questo devono essere parte della vita quotidiana di ognuno, di tutti cittadini, di ogni età.”
Vademecum
Musei delle Lacrime
Francesco Vezzoli
Museo Correr, Venezia
17 aprile – 24 novembre 2024
Curatore: Donatien Grau
Promosso da: Venice International Foundation in collaborazione con Fondazione Musei Civici di Venezia
Sito web: https://www.venicefoundation.org/