VERONA – Lo scorso 15 marzo intanto c’è stata la prima svolta alle indagini, che ha portato all’arresto di 13 persone, tra le quali la guardia giurata in servizio la sera della rapina, Francesco Ricciardi Silvestri, e il fratello gemello, Pasquale, considerati gli ispiratori del colpo. Una banda italo-moldava (tra gli arrestati anche la compagna di Pasquale Ricciardi Silvestri, originaria appunto dell’ex repubblica sovietica), con due sospettati ancora latitanti. Con questa missione in Moldova gli investigatori puntano dunque a recuperare almeno parte della refurtiva, o comunque a individuare una pista per ricostruire il viaggio compiuto dalle opere d‘arte dopo la rapina.
Ricordiamo che il valore stimato dei dipinti rubati supera i 15 milioni di euro. Nel frattempo il Tribunale del Riesame di Venezia ha respinto la richiesta di scarcerazione per i fratelli Ricciardi Silvestri e per Denis e Victor Potinga, due dei moldavi ritenuti gli esecutori materiali della rapina. Inoltre dall’esame delle immagini del circuito di videosorveglianza è arrivata la conferma che la guardia giurata non era legata quando accompagnò i banditi nelle sale del museo per prelevare i quadri più preziosi. L’uomo aveva invece raccontato di essere stato minacciato con una pistola e poi legato dai rapinatori assieme all’addetta alla biglietteria.