MILANO – Dopo gli interventi di Patrick Tuttofuoco, dei MASBEDO e di Goldschmied & Chiari, è di Giovanni Ozzola (Firenze, 1982) la quarta installazione site specific pensata appositamente per le lunette del ristorante dello chef Carlo Cracco in Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Through a day è il titolo dell’opera che si inserisce nell’architettura della Galleria innescando un inaspettato effetto trompe-l’oeil, in cui immagini di spazi industriali, segnati da graffiti e illuminati da spicchi di cielo e di acqua, diventano un racconto sul trascorrere del tempo.
L’opera, composta da tre immagini retroilluminate, rivela la specificità della ricerca dell’artista che si contraddistingue per un’indagine che parte sempre dall’osservazione del mondo visibile, dello spazio e della luce.
Al centro del progetto è il trascorrere del tempo, il variare delle luci, in un tentativo continuo di fermare qualcosa di fluttuante e fugace. Le aperture circolari sfondano lo spazio delle lunette lasciando illusionisticamente immaginare l’esistenza di una dimensione altra ed astratta all’interno dell’edificio, in contrasto con l’estetica urbana, industriale e abbandonata, delle superfici che invece affacciano sulla Galleria, integrandosi perfettamente con l’architettura neoclassica del contesto.
Come spiega Ozzola: “La struttura Neorinascimentale della Galleria Vittorio Emanuele è un passaggio, sia fisico che simbolico: protetti dalla storia non solo architettonica del luogo ci confrontiamo con il nostro presente sospeso tra armonia e contrasto come nella cucina di Carlo Cracco. Il nostro individuale cammino, il susseguirsi dei giorni legati ad una storia che tocca ciascuno andando oltre il singolo individuo. Il segno lasciato come graffito afferma l’esistenza del singolo, ma la parete colma di segni diventa la mappa che racconta un luogo e un tempo…”
L’opera è fruibile gratuitamente dal 22 ottobre 2019, 24 ore su 24.
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