FIRENZE – Sono stati annunciati dalla direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze alcuni lavori che “portaranno il museo dall’800 al XXI secolo”. Si tratta di una serie di intervenenti che, come sottolineato da Cecile Hollberg, senza l’autonomia del museo “non sarebbero possibili”.
“Sono possibili perché la galleria ha un suo bilancio – ha rimarcato la direttrice – quindi quell’autonomia di cassa che permette di fare programmazione e progettazione. Non oso esprimermi sul futuro”.
La direttrice, dunque, pur sottolineando l’importanza dell’autonomia per i musei, non ha commentato la riorganizzazione del Mibac da parte del ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, che prevede un passo indietro proprio su questo tema.
I lavori alla Galleria partiranno a luglio e prevedono innanzi tutto la messa in sicurezza delle capriate della Sala del Colosso, che ospita il modello del Ratto delle Sabine del Giambologna, e che per questo resterà chiusa per circa dieci mesi. Sarà realizzato anche un nuovo impianto di climatizzazione, ora assente in alcune sale. Previsto un nuovo ingresso poiché quello attuale “non è degno del luogo”. Infine verranno sistemate le didascalie delle opere, la cartellonista e concepito un nuovo logo del museo.
“Dal mio insediamento – ha detto Hollberg – mi sto muovendo su tutti i fronti per portare il museo dall’Ottocento nel ventunesimo secolo: portare cioè il museo in un futuro funzionale, climatizzato, sicuro, chiaro e illuminato”.