ROMA – Sono state rinvenute nelle rovine del Castello di Katsuren, a Uruma nell’isola Okinawa in Giappone, quattro monete romane risalenti al III o IV secolo d.C. Lo riferisce l’agenzia di stampa nipponica Kyodo. Una scoperta allo stesso tempo eccezionale e sorprendente visto e considerato che il luogo di ritrovamento è a ben 9000 chilometri di distanza dalla Città Eterna. “Non potevo crederci”, ha commentato l’archeologo Hiroyuki Miyagi dell’Universita’ di Okinawa, “ho pensato che si trattasse di falsi lasciati da qualche turista”.
Di fatto è la prima volta che monete romane vengono ritrovate in Giappone. Si tratta di di monete risalenti al regno dell’Imperatore Costantino, quindi di un periodo che va dal 306 al 337 d.C. Le monete, parzialmente rovinate, presentano l’effigie dell’imperatore e, sul retro, l’immagine di un soldato con una lancia. Non è facile comprendere come monete di epoca romana possano essere giunte in una terra tanto distante. Tuttavia l’ipotesi più plausibile è legata al fatto che Okinawa era un tempo il centro del Regno delle isole Ryukyu, uno stato autonomo che, approfittando della felice posizione geografica tra Giappone, Cina e Sudest asiatico, traeva vantaggio dal commercio con entrambe le potenze asiatiche. Questo ruolo commerciale fa dedurre che le monete possano essere passate di mano in mano lungo la Via della Seta fino ad arrivare nelle mani dei proprietari del castello, tra il XII e il XV secolo. Oltre alle monete romane sono state rinvenute anche alcune monete dell’Impero ottomano del XVII secolo.