ROMA – Nei giorni scorsi nel corso di un convegno tenuto a Salonicco, per le celebrazioni per i 2400 anni dalla nascita di Aristotele, è stata data la notizia della scoperta di quella che potrebbe essere tomba, del celebre filosofo greco, padre del pensiero moderno.
La scoperta è avvenuta durante una campagna di scavi archeologici nei pressi di Stagira, nella parte orientale della penisola Calcidica vicino a Olympia. A comunicare la notizia è stato l’archeologo greco Kostas Sismanides, autore anche della scoperta e direttore della campagna di scavi a Stagira dal 1996, il quale ha dichiarato: “Ci sono forti indizi che indicano che abbiamo trovato la tomba del grande filosofo”. Infatti secondo Sismanides, il popolo di Stagira avrebbe riportato le ceneri di Aristotele, morto a Calcide nel 322 a.C., nella sua città natale, seppellendole proprio nell’edificio che è stato ritrovato. Al convegno hanno preso parte oltre 300 studiosi provenienti da 40 paesi tra cui gli italiani Enrico Berti, Cristina Rossitto o Ennio De Bellis. Le celebrazioni si terranno nella natia Stagira e a Mieza, nei pressi dell’attuale Naousa, dove Aristotele insegnò ad Alessandro Magno.