GENOVA – Dall’11 marzo Henri Cartier Bresson. Fotografo, la rassegna di 140 scatti del grande maestro, arriva al Palazzo Ducale di Genova, allestita alla Loggia degli Abati.
“Per parlare di Henri Cartier-Bresson – spiega Denis Curti, curatore della mostra per Palazzo Ducale – è bene tenere in vista la sua biografia. La sua esperienza in campo fotografico si fonde totalmente con la sua vita privata. Due episodi la dicono lunga sul personaggio: nel 1946 viene a sapere che il MOMA di New York intende dedicargli una mostra “postuma”, credendolo morto in guerra e quando si mette in contatto con i curatori, per chiarire la situazione, con immensa ironia dedica oltre un anno alla preparazione dell’esposizione, inaugurata nel 1947. Sempre nello stesso anno fonda, insieme a Robert Capa, George Rodger, David Seymour, e William Vandivert la famosa agenzia Magnum Photos. Insomma, Cartier – Bresson è un fotografo destinato a restare immortale, capace di riscrivere il vocabolario della fotografia moderna e di influenzare intere generazioni di fotografi a venire”.
La mostra, che raccoglie una selezione curata in origine dall’amico ed editore Robert Delpire e realizzata in collaborazione con la Fondazione Henri Cartier-Bresson, istituzione creata nel 2003 assieme alla moglie Martine Franck ed alla figlia Mélanie, è un’occasione per immergersi nel mondo di questo grandissimo fotografo, per scoprire il carico di ricchezza di ogni sua immagine, testimonianza di un uomo consapevole, dal lucido pensiero, verso la realtà storica e sociologica.
Per Cartier-Bresson la macchina fotografica “è come un block notes, uno strumento a supporto dell’intuito e della spontaneità”, i suoi scatti colgono infatti la contemporaneità, l’immediatezza delle cose e della vita.
Cartier-Bresson affermava: “Sono solo un tipo nervoso, e amo la pittura.” …”Per quanto riguarda la fotografia, non ci capisco nulla” . Il grande fotogrado non è mai tornato a inquadrare le sue fotografie, non ha mai operato alcuna scelta, le foto sono sempre state accettate o scartate. Ha quindi pienamente ragione nell’affermare di non capire nulla di fotografia, in un mondo, invece, che ha elevato quest’arte a strumento dell’illusione per eccellenza. Per lui lo scatto è invece il passaggio dall’immaginario al reale. Un passaggio appunto “nervoso”, nel senso di lucido, rapido, caratterizzato dalla padronanza con la quale si lavora, senza farsi travolgere e stravolgere. “Fotografare, è riconoscere un fatto nello stesso attimo ed in una frazione di secondo e organizzare con rigore le forme percepite visivamente che esprimono questo fatto e lo significano. E’ mettere sulla stessa linea di mira la mente, lo sguardo e il cuore”. Per Cartier-Bresson la tecnica rappresenta solo un mezzo che non deve prevaricare e sconvolgere l’esperienza iniziale, reale momento in cui si decide il significato e la qualità di un’opera.
La mostra, promossa dal Comune di Genova, dalla Regione Liguria e dalla Fondazione di Palazzo Ducale, è prodotta da Civita Mostre con la collaborazione della Fondazione Henri Cartier-Bresson e Magnum Photos Parigi e sarà visitabile fino all’11 giugno 2017.
Vademecum
HENRI CARTIER-BRESSON
FOTOGRAFO
11 marzo – 11 giugno 2017
Genova, Loggia degli Abati di Palazzo Ducale
Orari
Da martedì a domenica 10 – 19
Lunedì chiuso.
La biglietteria chiude un’ora prima
Info mostra
199.15.11.21 (dall’estero 02 89096942)
mostre@civita.it
www.palazzoducale.genova.it
www.mostracartierbresson.it
Biglietto di ingresso
€ 12,00 open
€ 10,00 intero
€ 8,00 ridotto
Touring Club Italiano, Arci, FeltrinelliCard, Abbonati Teatro Carlo Felice, Abbonati Teatro Stabile di Genova, Amici dei Musei e di Palazzo Ducale, Teatro della Tosse Card, Card dei Musei di Genova, Possessori del biglietto di ingresso ai Musei di Strada Nuova, Dipendenti IREN con accompagnatore, possessori cartoline sconto alberghi genovesi, abbonati annuali AMT, Soci Fondazione Ansaldo, Partecipanti Grandi Convegni muniti di badge nominativo, possessori biglietto mostra Modigliani, disabili, insegnanti, giovani dai 19 fino a 27 anni compiuti con documento e/o tesserino universitario, gruppi da 15 a 25 persone.