FERRARA – Fino al 21 luglio 2024, le sale espositive del Palazzo dei Diamanti a Ferrara accolgono, per la prima volta, le opere del geniale e visionario artista Maurits Cornelis Escher. Le sue stupefacenti invenzioni rivelano l’attitudine unica a far dialogare arte, matematica, scienza, fisica, design, musica, rivelandosi di una straordinaria attualità.
La mostra, curata da Federico Giudiceandrea e Mark Veldhuysen, è un’immersione nell’universo creativo di Escher: oltre 200 opere tra xilografie, litografie, disegni e acquerelli, dalle prime incisioni naturalistiche alle stampe con mondi impossibili e paradossi visivi.
Nato nel 1898 in Olanda, Escher, che ha vissuto in ltalia fra le due guerre, restituisce visioni immaginifiche. Le sue opere, in cui confluiscono temi geometrici, matematici e filosofici, sfidano la percezione e rappresentano un unicum nella storia dell’arte al punto da influenzare anche design e pubblicità.
Scrive Vittorio Sgarbi: “Perfettamente coetaneo di Magritte, nato come lui nel 1898, Escher ha la stessa vocazione, meglio, missione enigmistica del pittore, lo stesso mistero da rendere visibile, e usa solo l’incisione per sottolineare il primato della ragione, anzi del ragionamento, del calcolo. Il disegno attiva la mente, chiede soluzioni, più di quante ne offra. Proprio come l’enigmistica. Per entrambi l’inarrivabile modello resta Leonardo, pittore eluso o improprio, sperimentatore instancabile, che lo aveva capito per primo: “la pittura è cosa mentale”. L’occhio senza la ragione è imperfetto. Escher propone immagini come rebus. Ed è questa coincidenza fra immagini e concetti che rende la sua impresa coerente con la nostra attrazione per i cruciverba, per i virtuosismi dei prestigiatori, per i labirinti, per le clessidre, per il gioco degli scacchi. C’è gioco, c’è pensiero, c’è attesa. Escher gioca con noi, ha bisogno di noi.”
Le tappe di un’evoluzione artistica
Il percorso espositivo si snoda attraverso sei sezioni che ripercorrono le tappe salienti della sua evoluzione artistica.
• Gli inizi: in questa sezione sono raccolti i primi lavori, influenzati dall’Art Nouveau, dal simbolismo e dall’interesse per la natura.
Italia: questa sezione è incentrata sul periodo trascorso in Italia, fondamentale per la sua crescita artistica. Ferrara è solo l’inizio dell’avventura italiana: nei 13 anni successivi Escher avrebbe attraversato in lungo e in largo il paese che più di ogni altro gli avrebbe regalato momenti felici e ricchi di ispirazione.
Tassellature: La ricerca sulle tassellature, vale a dire i modi di suddividere il piano con una o più figure geometriche ripetute all’infinito senza sovrapposizioni e senza spazi vuoti, diventerà un tratto distintivo della sua arte.
Metamorfosi: per l’artista, una metamorfosi, ovvero una trasformazione, in particolare di un essere o di un oggetto in un altro di diversa natura, è generata dalla modificazione e successiva concatenazione di diverse tassellature. Escher crea così un mondo in cui diverse figure danno vita a vortici di trasformazioni di forme astratte in forme animate e viceversa, traslando l’una all’altra senza soluzione di continuità, in una metamorfosi continua.
Struttura dello spazio: Escher abbandona progressivamente la rappresentazione euclidea dello spazio. Il suo crescente interesse per la matematica e la geometria passa attraverso lo studio e il fascino che esercitano su di lui sfere, solidi geometrici superfici riflettenti o topologiche come il nastro di Möbius, un oggetto percepito a due facce che, a una più attenta analisi, ne dimostra una sola.
Paradossi geometrici: le distorsioni prospettiche e le illusioni ottiche rendono le opere di Escher affascinanti e enigmatiche. Questa sezione analizza come l’artista abbia cercato di forzare oltre ogni limite la rappresentazione di situazioni impossibili, ma all’apparenza coerenti, come dimostrano alcune delle sue opere più famose: Salire e Scendere, Belvedere, Cascata, Galleria di stampe, o ancora Relatività. Questi capolavori riflettono un aspetto essenziale dell’arte del grafico olandese: il suo complesso rapporto con la matematica, la geometria e il tema della riproduzione grafica dell’infinito.
Con il biglietto d’ingresso di Escher si potrà visitare, nelle sale dell’ala Tisi di Palazzo dei Diamanti, una mostra dossier intitolata Mirabilia estensi che approfondirà la conoscenza di un particolarissimo genere di opere d’arte del Rinascimento, quello dei cofanetti istoriati “in pastiglia”, calati nella scenografica ambientazione creata dalle fotografie di Wunderkammer di Massimo Listri.
Vademecum
23 marzo – 21 luglio 2024
Orario apertura
Tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Biglietti
Intero € 15,00 (audioguida inclusa) Ridotto € 14,00 (audioguida inclusa)
Informazioni e prenotazioni
T. +39 0532 244949 T. +39 0532 185851
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