BOLOGNA – Sono 16 i manufatti in terracotta di provenienza colombiana, che andranno ad arricchire il nucleo di origine andina già presente al Museo Civico Medievale di Bologna.
I reperti sono stati recuperati in seguito a una lunga ed efficace azione contro il crescente fenomeno del traffico illecito dei beni culturali, recentemente condotta dai servizi dell’Agenzia Dogane e Monopoli di Bologna.
I manufatti, già oggetto di sequestro penale e di un lungo iter giudiziario, una volta individuati e censiti, sono stati donati dall’Amministrazione dei servizi doganali del capoluogo emiliano ai Musei Civici d’Arte Antica dell’Istituzione Bologna Musei, previa autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria competente.
Il corpus di oggetti è costituito da 9 testine fittili Tumaco-La Tolita (ca. 300 a.C. – 200 d.C.), 1 pregevole bottiglia ornitomorfa di cultura Calima (ca. 200 – 800 d.C.) e 6 recipienti e sculture antropomorfe Nariño (ca. 800 – 1500 d. C.). Questi ultimi, provenienti da una regione oggi situata a cavallo del confine tra Colombia meridionale (Nariño) ed Ecuador settentrionale (Carchi), si caratterizzano per la peculiare decorazione “al negativo”, impiegata per realizzare motivi geometrici di grande complessità e raffinatezza.
Gli oggetti della collezione bolognese derivano certamente dal saccheggio di contesti funerari d’élite, con ogni probabilità deposti in tombe “a pozzo” dotate di profondi “camini” verticali. Tra le figure antropomorfe Nariño spicca quella di un uomo con la guancia sinistra rigonfia di foglie di coca, pianta fondamentale della vita sociale e religiosa andina.
Il Museo Civico Medievale di Bologna custodisce una collezione andina, di notevole valore storico. Il nucleo più rilevante è costituito dalla serie di vasi dall’ampia varietà di forme riunita, per vie ancora tutte da ricostruire, dal celebre artista bolognese Pelagio Palagi (1775 – 1860), la cui ricchissima collezione è alla base delle raccolte civiche cittadine.
I manufatti troveranno entro breve una collocazione all’interno del percorso espositivo del museo e rimarranno a disposizione per consultazioni con finalità di studio e ricerca, per lo sviluppo della conoscenza archeologica e antropologica delle società mesoamericane in epoca pre-ispanica.
Una prima occasione di divulgazione dei risultati di nuove ricerche sui materiali americani, sia precolombiani che di età coloniale, conservati nelle collezioni dei Musei Civici d’Arte Antica di Bologna sarà il ciclo di conferenze on line sulla piattaforma Google Meet dal titolo Cose dell’altro mondo: oggetti americani nelle collezioni del Museo Civico Medievale, organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Università di Bologna.
IL CALENDARIO
martedì 10 novembre h 17.00
Presentazione del nuovo gruppo di materiali precolombiani di origine colombiana
Con Antonella Mampieri (Musei Civici d’Arte Antica | Istituzione Bologna Musei) e Davide Domenici (Università di Bologna)
La recente donazione al Museo Civico Medievale di un nuovo gruppo di materiali ceramici di età precoloniale provenienti dal territorio dell’attuale Colombia meridionale è occasione di una conferenza dedicata alla presentazione dei materiali stessi, nonché del nucleo collezionistico di origine andina già esistente nel museo e proveniente dalla collezione dell’artista neoclassico Pelagio Palagi.
Link collegamento: meet.google.com/ykd-vwnt-fie
martedì 17 novembre h 17.00
Buccheri e cacao. Sapori americani nella Bologna della prima età moderna
Con Davide Domenici (Università di Bologna)
Alcuni manufatti fittili provenienti dalla celebre collezione del marchese Ferdinando Cospi sono stati recentemente riconosciuti come “buccheri delle Indie”, prodotti nell’America coloniale nel corso del XVII secolo e importati in Europa dove erano destinati all’aromatizzazione dell’acqua, a profumare gli ambienti e anche ad essere ingeriti per fini estetici. L’acqua aromatizzata con i buccheri era inoltre impiegata nella produzione di bevande a base di cacao, il cui consumo è testimoniato da diversi manufatti nella collezione del Museo Civico Medievale.
Link collegamento: meet.google.com/xqb-qibv-yoi
martedì 26 novembre h 17.00
Il ritorno dell’idolum pileatum. Riscoperta di un manufatto messicano della collezione di Ulisse Aldrovandi
Con Davide Domenici (Università di Bologna)
La recente “riscoperta” nella collezione del Museo Civico Medievale di Bologna di una scultura mesoamericana in pietra verde appartenuta a Ulisse Aldrovandi – e sino ad oggi ritenuta irrimediabilmente perduta – ha dato l’avvio a una ricerca tesa a ricostruirne la biografia culturale. Ripercorrendo la storia dell’oggetto e del suo alter ego visuale, e cioè l’immagine della scultura stessa pubblicata nel Musaeum Metallicum (1648) di Ulisse Aldrovandi, è possibile esplorare la sensibilità – a cavallo tra studio antiquario e indagine naturalistica – con cui il grande studioso bolognese affrontò l’analisi dei manufatti provenienti dal Nuovo Mondo.
Link collegamento: meet.google.com/vkg-iioh-buk
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Vademecum
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