ROMA – Viene esposta per la prima volta, nelle sale del piano terra del Museo di Roma Palazzo Braschi, la collezione di carte dipinte della scrittrice Paola Masino (1908-1989), donate nel 2007 dal nipote Alvise Memmo al Museo.
“I pittori del ’900 e le carte da gioco. La collezione di Paola Masino” questo il titolo della mostra a cura di Marinella Mascia Galateria e Patrizia Masini che, dal 15 dicembre al 30 aprile, permetterà di “giocare a carte” con i pittori del ‘900 da Carla Accardi a Burri, a Consagra, da Primo Conti a Carrà, da Campigli a Capogrossi, a Cagli, da Fautrier a Cocteau, da Carlo Levi a Guttuso, da Prampolini a Fausto Pirandello – solo per citarne alcuni. Si tratta di una collezione unica, che rappresenta una straordinaria e originale testimonianza dell’arte pittorica del Novecento in cui le carte da gioco, astratte dal loro contesto, divengono opera d’arte e “simbolo metafisico”.
L’originalità della collezione corrisponde perfettamente alla figura di chi l’ha inventata e portata a realizzazione attraverso quattro decenni, dal 1950 agli anni Ottanta, completando, con tenacia e meticolosa pazienza, un intero mazzo di carte da gioco francesi, napoletane e di tarocchi, oltre a un gruppo di carte fuori misura, che sono adesso in mostra, per un totale di 200 opere, a Palazzo Braschi.
Paola Masino, scrittrice anticonformista, intellettuale coltissima, compagna di Massimo Bontempelli, conobbe e frequentò assiduamente letterati, musicisti e pittori, italiani e stranieri, nelle varie residenze, a Roma, Firenze, Parigi, Milano, a Venezia e, d’estate, a Castiglioncello e a Forte dei Marmi. Amante del gioco delle carte, si dilettò non solo a giocare a poker, a pinnacolo (con Bontempelli), a scopone (con Pirandello) ma anche a collezionare mazzi di carte da gioco. Da queste “passioni” nacque quindi l’idea di chiedere ai tanti amici artisti di creare delle carte dipinte.
In mostra oltre a questa incredibile collezione anche i ritratti di Paola Masino, opera dei pittori Bucci, Cagli, Cecchi Pieraccini, de Chirico, de Pisis, Funi e Sironi, e di famosi fotografi, da Bragaglia a Ghitta Carell, da Luxardo, a Sommariva. Anche qui per la prima volta, in occasione di questa mostra, tutti insieme i ritratti varcano la soglia della sua casa, abbandonando la dimensione privata in cui lei li teneva. Ed emerge dal segreto del suo archivio personale, dove è stato ritrovato solo dopo la sua scomparsa, il ritratto di Alexander Calder, un disegno eseguito dal pittore e scultore americano a Roma, nel 1968, così come il ritratto di Bontempelli di Alberto Savinio.
Inoltre, grazie al contributo dell’Archivio del Novecento di Sapienza Università degli Studi di Roma, saranno esposte foto d’epoca, lettere, manoscritti, quaderni d’appunti, libri editi e inediti di Paola Masino.
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Vademecum
I pittori del ’900 e le carte da gioco
La collezione di Paola Masino
Museo di Roma – Palazzo Braschi
Ingresso da Piazza Navona, 2 e da Piazza San Pantaleo, 10
15 dicembre 2016 – 30 aprile 2017
Dal martedì alla domenica dalle ore 10 – 19
(la biglietteria chiude alle 18)
Giorni di chiusura lunedì, 1 maggio, 25 dicembre e 1 gennaio
Chiusura anticipata 24 e 26 dicembre
Mostra “I pittori del ‘900 e le carte da gioco” + mostra “Artemisia Gentileschi e il suo tempo”:
intero € 11; ridotto: € 9
speciale scuole: € 4 ad alunno (ingresso gratuito ad un docente accompagnatore ogni 10 alunni);
gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
Info
Tel 060608 (tutti i giorni ore 9 – 21)
www.museodiroma.it www.museiincomuneroma.it