MILANO – Domenica 13 giugno 2021 si è chiusa la prima blind auction (asta al buio, ndr)organizzata dalla start-up Reasoned Art, dedicata alla cryptoarte e operante tramite tecnologia blockchain. Si tratta di una società italiana che opera su piattaforma italiana e le cui transazioni vengono fiscalmente registrate in Italia.
Le opere proposte, visibili nei giorni precedenti l’asta sul sito www.reasonedart.com, erano state presentate lo scorso giovedì 10 giugno sugli schermi di 34 edicole della città di Milano, in occasione della prima mostra decentralizzata e distribuita di cryptoarte, che ha avuto come quartier generale la Civic Edicola di corso Garibaldi 83.
La modalità blindha permesso di evitare che i bidders (offerenti) venissero influenzati dalla continua variazione delle cifre, tipica di un’asta tradizionale. Una metodologia questa che ha consentito di andare oltre la dinamica speculativa che negli ultimi mesi è stata associata alla cryptoarte, concentrandosi esclusivamente sulla qualità delle opere presentate e sulla riconoscibilità del loro valore nel contesto del sistema dell’arte e del mercato.
I tre lotti presentati in asta sono stati tutti aggiudicati. L’opera del collettivo fuse*, venduta a €5.000, quella di Giuseppe Ragazzini a €9.500, e quella di Annibale Siconolfi a €10.000. I tre acquirenti che si sono aggiudicati le opere sono tutti italiani e provengono dal mondo del collezionismo tradizionale, alla loro prima esperienza con la cryptoarte.
Il ricavato dell’asta – al netto della percentuale destinata agli artisti (85%) – servirà a finanziare le prossime iniziative della start-up.
Il team di Reasoned Art ha guidato tutti i buyer nell’apertura di un portafogli crypto, così che in futuro possano agire in autonomia.
Da sottolineare sicuramente è il ruolo giocato anche dai social network e dalle piattaforme digitali, dal momento che buona parte degli accessi è avvenuta, oltre che in modalità direct, grazie alle attività di promozione su Facebook e Instagram.
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