ROMA – L’artista Jane Gemayel, canadese di nascita e monegasca d’adozione, debutta a Roma con una personale nel nuovo spazio espositivo Maison Bosi di via Margutta, dal titolo “I segni dell’infinito”, a cura di Massimo Scaringella.
Le opere sono ispirate dal libro “Il Profeta” del poeta libanese Khalili Gibran scoperto dall’artista in gioventù.
Gemayel propone quindi una riflessione sull’animo umano, attraverso ritratti e variegate figure spirituali, che sono un soggetto privilegiato della sua indagine visiva.
Attraverso i suoi personaggi, principalmente femminili, l’artista intende mostrare la condizione umana contemporanea, fra la dimensione naturale del tempo che passa e l’identità che cerca di liberarsi, ingaggiando la ricerca della seduzione e della sensualità.
La tavolozza è rappresentata spesso con colori delicati, morbidamente sfumati, quali i gialli, i rossi, i blu, ma principalmente con l’uso dell’inchiostro nero che, giocando con il bianco della superficie, crea un sapiente gioco di pieno e di vuoto che modella i corpi dei personaggi con linee morbide e sinuose, quasi vogliano combattere con la loro dolcezza il messaggio di una società a volte dura con se stessa.
L’opera di Gemayel sembra affrontare il tema del corpo in quanto luogo d’introspezione capace di porre diversi interessanti quesiti.
Giocati tra azione e passione spirituale, i suoi quadri, così come le sue sculture, pongono subito in questione la possibilità di giungere all’anima attraverso la rappresentazione del corpo, come se questo ne conoscesse ed esprimesse i segreti più intimi.
L’esposizione sarà visitabile dal 10 giugno al 4 luglio 2022.
Vademecum
I SEGNI DELL’INFINITO
OPERE DI JANE GEMAYEL
a cura di Massimo Scaringella
10 giugno–4 luglio2022
Roma, Maison Bosi
ViaMargutta, 28/29
INAUGURAZIONE
Giovedì 9 giugno 2022, ore18:30
Con il Patrocinio dell’Ambasciata del Principato di Monaco in Italia
Orari lunedì14-19|da martedì a sabato 10-13/14-19|domenica chiuso
Info 345 3614844 | amm@maisonbosi.com | maisonbosi.com