FIRENZE – Tutto è partito dall’iniziativa che si è svolta il 31 gennaio, ovvero la “Festa dei Doni”, per la ricorrenza del matrimonio tra Agnolo Doni e Maddalena Strozzi, per i quali Michelangelo realizzò il celebre Tondo e Raffaello i loro ritratti. La giornata, dedicata alle coppie che hanno potuto visitare gli Uffizi a metà prezzo, è stata una sorta di anticipo di San Valentino.
Da qui l’idea di Eike Schmidt, direttore degli Uffizi, di dar vita a un’ulteriore iniziativa che duri due settimane, cioè dal 31 gennaio fino al 14 febbraio, festa di San Valentino.
La “Festa dei Doni”, infatti, con l’adesione di circa 350 coppie venute da svariate parti d’Italia agli Uffizi, per prendere parte alla prima edizione dell’iniziativa, si è rivelata un grande successo.
“Partendo da questo successo, – ha detto Schmidt – abbiamo pensato che potrebbe essere un bene per la città ampliare la formula e proprio di questo stiamo parlando con gli albergatori di Firenze. Realizzare insieme un programma di eventi e promozioni, che abbia inizio il 31 gennaio 2020, con la seconda edizione della Festa dei Doni, ed abbia il suo naturale culmine il 14 febbraio. Il filo conduttore sarebbe ovviamente l’amore, con iniziative pensate principalmente per gli innamorati: il nome del progetto potrebbe essere ‘Firenze città dell’Arte e dell’amore’”.
“Firenze – ha concluso Schmidt – è da secoli nota in tutto il mondo non solo per l’arte, ma anche per la proverbiale vis polemica che ne caratterizza l’indole, lo spirito. Con questo nostro spunto vorremmo contribuire a renderla sempre più famosa ed apprezzata anche come città del più nobile dei sentimenti, l’amore. Che è un elemento che caratterizza da sempre la fiorentinità: non dimentichiamo che il divino Dante Alighieri ha dedicato proprio all’amore l’intera cantica del Paradiso nella sua Commedia”.