TRENTO – Pronta per l’apertura la mostra Giovanni Boldini. Il Piacere si può intanto scoprire online. Il Mart, infatti, mette a disposizione sul web immagini, videointerviste, playlist, pillole, storie e curiosità sull’artista e sull’esposizione. Oggi più che mai l’hashtag #staytuned è diventato uno stile di vita, un modo per costruire nuove abitudini culturali.
L’artista
Tra i più virtuosi e fecondi pittori del suo tempo, Giovanni Boldini, grazie alla sua arte pittorica, è in grado di far rivivere l’essenza di un ambiente sfolgorante, quello della Belle Époque.
Da Ferrara a Parigi, passando per Firenze e Londra, il maestro italiano studia Raffaello, frequenta i Macchiaioli e il Caffè Michelangelo di Firenze, conosce Courbet, Manet, Degas e, stabilitosi definitivamente a Parigi, si afferma come uno degli artisti più richiesti. Boldini diventa il pittore dei ritratti di società. I suoi dipinti finiscono per descrivere e allo stesso tempo definire lo stile, le tendenze e l’estetica della Ville Lumière, indiscussa capitale europea. Il pittore Jacques-Émile Blanche scrive di lui: “Boldini, disegnatore prestigioso e squisito colorista, accumula piccoli pannelli sui quali la vita di Montmartre, il movimento della place Pigalle, sono resi con una maestria che entusiasmò Degas e Monet”.
I cronisti dell’epoca descrivono donne vestite alla “Boldini”, “canoni della bellezza boldiniana” e individuano nei suoi quadri una femminilità “suprema e irresistibile” ma anche “ingenuamente pudica”.
Dal punto di vista pittorico, l’artista persegue continue innovazioni e repentine trasformazioni: con i suoi vortici di pennellate lunghe e vibranti, le cosiddette sciabolate, ferma sulla tela immagini simili a fotogrammi. Scatti mossi, ripresi in divenire, fissano la dinamicità del passaggio fra un’azione appena compiuta e un’altra appena cominciata.
Boldini traduce e raffigura la vitalità e la concitazione di un’epoca in pieno fermento sociale. Come scrive l’amico caricaturista Sem (pseudonimo di Georges Goursat): “Boldini era il pittore della sua epoca, dipingeva le donne coi nervi a pezzi, affaticate da questo secolo tormentato. […] Tutti questi brividi, questi tremori, queste contrazioni, sono in sintonia con quest’epoca di nevrosi.”
La mostra
Da un’idea del Presidente Vittorio Sgarbi, la mostra è curata da Beatrice Avanzi, curatrice Mart, esperta in arte italiana dell’Ottocento e del Novecento, e da Tiziano Panconi, specialista dell’opera di Giovanni Boldini al quale ha dedicato studi, mostre e pubblicazioni. L’allestimento è curato da Contemplazioni.
Sono 170 le opere in esposizione, provenienti da collezioni pubbliche e private, molte delle quali appartenenti al patrimonio del Museo Boldini di Ferrara, chiuso al pubblico dopo il terremoto del 2012.
La mostra prende avvio con i primi lavori realizzati nella natia Ferrara, influenzati dalla cifra espressiva del padre Antonio – che avvia e incoraggia il giovane Giovanni -, dai modi di Gaetano e Girolamo Domenichini e dagli esempi dall’antico di Palazzo Schifanoia.
Molti i ritratti in esposizione tra cui è possibile riconoscere quello della contessa Gabrielle de Rasty, dell’attrice Alice Regnault, di Emiliana Concha de Ossa, di Madame Veil-Picard, della contessa de Leusse,della principessa Eulalia di Spagna.
Per favorire l’immersione del visitatore nelle atmosfere boldiniane, il percorso di visita è accompagnato da una sonorizzazione site-specific, realizzata per il Mart dal pianista e compositore Cesare Picco e dal violinista Luca Giardini. In sei delle dodici sale della mostra risuonano musiche originali, sottotracce del percorso espositivo: si tratta di una vera e propria amplificazione sensoriale sviluppata grazie a sollecitazioni acustiche e musicali.
L’esposizione è accompagnata da un ricco catalogo con saggi di Vittorio Sgarbi, Beatrice Avanzi e Tiziano Panconi, di Pietro Di Natale (direttore della Fondazione Ferrara Arte), di Giordano Bruno Guerri (direttore della Fondazione Vittoriale degli Italiani e membro del Comitato Scientifico del Mart) e degli storici dell’arte Elena Di Raddo, Leo Lecci, Marina Mattei, Gioia Mori, Lucio Scardino.
Vademecum
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Orari
mar-dom 10.00-18.00
ven 10.00-21.00
lunedì chiuso
Tariffe
Intero 11 Euro
Ridotto 7 Euro
Gratuito fino ai 14 anni e persone con disabilità