TREVISO – Dopo il successo al museo Frick Collection di New York, sbarca a Possagno, in provincia di Treviso, la mostra “Canova George Washington”, a cura di Mario Guderzo in collaborazione con Xavier F. Salomon, Chief Curator della Frick Collection, che rende omaggio al grande scultore italiano, primo ambasciatore per l’arte italiana in America.
A Canova fu affidato, infatti, il compito di scolpire il monumento destinato al Parlamento di Raleigh, nel North Carolina. Era il 1816 quando il Parlamento di Raleigh, nella Carolina del Nord, che voleva collocare una statua, a figura intera, di George Washington nella sala del Senato, incaricò Thomas Jefferson di ricevere lo scultore che meglio riuscisse in questa commissione. Jefferson era convinto che nessuno scultore americano fosse all’altezza dell’incarico, e per questo propose il nome di Antonio Canova, uno degli artisti europei più celebrati.
Canova accettò l’incarico perché “Washington era un galantuomo”. Lo scultore rappresentò quindi il primo presidente Usa nelle vesti di un condottiero romano, mentre scrive la rinuncia al terzo mandato da Presidente degli Stati Uniti, un evento eccezionale, forse unico. La rinuncia da parte di un uomo politico al proprio potere, in nome di un ideale di libertà, era di fatto davvero un evento grandioso.
L’opera venne svelata nel 1821, nel Campidoglio di Raleigh, e il plauso fu tale da richiamare visitatori da ogni dove. Sfortunatamente un decennio più tardi un tragico incendio divampò nel palazzo del Parlamento riducendo la statua a un ammasso di frammenti.
La mostra di Possagno ripercorre dunque la storia di questo capolavoro perduto, probabilmente il monumento pubblico meno conosciuto fra quelli eseguiti da Canova. Per la prima volta si potranno ammirare insieme il modello preparatorio in gesso a grandezza naturale, quattro modellini preparatori, i relativi disegni e le incisioni di traduzione.
L’esposizione è completata da due busti di Jefferson e Washington realizzati da Hudon, due ritratti dipinti dei due presidenti americani, le prime idee di sviluppo per un monumento presidenziale e tutta la letteratura conosciuta su questo capolavoro.
Accompagna la mostra un catalogo che include la trascrizione di tutta la corrispondenza relativa alla commissione, oltre ai saggi di Xavier Salomon, Mario Guderzo, e di Guido Beltramini, direttore del Palladio Museum di Vicenza che aveva curato la mostra su Thomas Jefferson e Palladio.
Di seguito alcune immagini della mostra che si è svolta alla Frick Collection di New York
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