ROMA – Una grande retrospettiva quella che il MAXXI dedica al poliedrico progettista milanese, Gio Ponti (1891-1979), nel quarantennale della sua scomparsa, realizzata in collaborazione con il CSAC di Parma e Gio Ponti Archives. “Amare l’architettura” è il titolo della mostra che echeggia anche quello del suo libro più noto.
Curata da Maristella Casciaro e Fulvio Irace, con Margherita Guccione, direttrice del museo, Salvatore Licitra e Francesca Zanella, l’esposizione è il frutto di un attento lavoro di ricerca, che mira ad aggiornare la conoscenza sulla figura di Ponti architetto, evidenziando alcuni dei temi guida della sua lunga attività e la sua straordinaria capacità di prefigurare spazi e motivi della ricerca architettonica contemporanea.
In un allestimento immersivo sono esposti materiali archivistici, modelli originali, fotografie, libri, riviste, classici del design, strettamente collegati ai suoi progetti architettonici e organizzati in otto sezioni che evocano concetti-chiave espressi dallo stesso Ponti.
“Celebrare la grandezza di Gio Ponti – afferma Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI – significa immergersi in un’eredità che non ha eguali in versatilità, estro, applicazione. Edifici privati e committenza pubblica, aziende e luoghi di studio, oggetti di uso quotidiano e arredamento di uffici e di navi, cattedrali e musei, si alternano in una ricerca, mai dogmatica o ideologica, in cui dialogano classicità e modernità, paesaggio naturale e orizzonte urbano, vocazione sociale dello spazio e salvaguardia della bellezza”.
“Né classico né moderno, il lavoro di Gio Ponti è stato un unicum nella storia dell’architettura italiana del Novecento – sottolinea Margherita Guccione, Direttore MAXXI Architettura – un secolo che l’architetto ha attraversato quasi integralmente, passando dal disegno dell’oggetto d’uso quotidiano all’invenzione di soluzioni spaziali per la casa moderna, alla realizzazione di progetti complessi calati nel contesto urbano, tenendo sempre ferma, al centro della sua ricerca, l’architettura, scenario e soccorso della nostra vita”.
Dal disegno di oggetti d’uso quotidiano all’invenzione di soluzioni spaziali per la casa moderna, alla realizzazione di progetti complessi calati nel contesto urbano, come i grattacielo Pirelli a Milano o la cattedrale di Taranto, la progettualità di Ponti si caratterizza proprio per il passaggio disinvolto di scala in scala.
Arrichisce l’esposizione un progetto di committenza fotografica, ideato e curato da Paolo Rosselli che, insieme ad altri sette autori da lui scelti, ha dato vita a una serie di sguardi contemporanei su altrettante opere pontiane, mostrandone la vita odierna.
La mostra è corredata da un catalogo edito da Forma Edizioni, a cura di Maristella Casciato e Fulvio Irace, con contributi di 45 autori, tra cui: Giorgio Ciucci, Barry Bergdoll, Domitilla Dardi, Anat Falbel, Farhan Karim, Jorge Rivas, Règean Legault, Bernard Colembrader, Alessandra Muntoni.
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PROGRAMMA DI APPROFONDIMENTO
La mostra è accompagnata da un ricco programma di talk, lectio magistralis, proiezioni e lezioni che, con linguaggi ora divulgativi ora specialistici, offriranno nuovi strumenti di lettura sulla figura di Gio Ponti.
29 novembre 2019, ore 18.00
LECTIO MAGISTRALIS DI FULVIO IRACE | Elogio della leggerezza
Nel 1946, alla fine della guerra, Ponti si interroga su Come sarà lo stile architettonico futuro? ponendo le basi di un pensiero sulla “leggerezza” che esporrà circa dieci anni più tardi in Amate l’architettura.
Partendo da alcuni progetti degli anni 50 come villa Planchart o il grattacielo Pirelli, Fulvio Irace illustrerà gli esiti di questa sua teoria nei due decenni successivi, mettendo a fuoco un sistema compositivo che per Ponti
corrispondeva in un’idea di civiltà dell’abitare.
4 febbraio 2020, ore 15.30
GIORNATA DI STUDIO | La Scuola di Matematica di Gio Ponti
Una giornata di studio su La Scuola di Matematica di Gio Ponti, uno degli edifici costruiti nell’ambito dell’inter- vento della nuova Città Universitaria di Roma.
In collaborazione con i Dipartimenti di Matematica e di Storia, disegno e restauro dell’architettura, Università La Sapienza e l’Ordine degli architetti di Roma.
gennaio – febbraio 2020, ore 11.30
LE STORIE DELL’ARCHITETTURA | Gio Ponti
Cinque lezioni per approfondire la poliedrica attività di Ponti, tra architettura e design, insegnamento e editoria, decorazione e scenografia. Un’eredità che non ha eguali in versatilità, estro, applicazione.
14 febbraio 2020, ore 18.00
FILM SCREENING | Amare Gio Ponti, di Francesca Molteni
Il documentario è il frutto di un’attenta ricerca di materiali storici, fonti iconografiche degli Archivi Ponti e delle Teche Rai, con un’intervista a Gio Ponti nel suo studio di via Dezza, le architetture e gli arredi progettati ad hoc, da Villa Planchart al Palazzo Montecatini, fino al grattacielo Pirelli e , per la prima volta, le testimonianze degli eredi.
7 febbraio 2020, ore 18.30
LIBRI AL MAXXI | Gio Ponti. La congregazione religiosa di Notre Dame de Sion. di Cinzia Abbate e Carlo Vigevano
Monografia dedicata a un progetto inedito di Gio Ponti, la sede della congregazione religiosa Notre Dame di Sion realizzata a Roma tra il 1960-65, al Gianicolo. Le ragioni e le concomitanze per cui questo edificio sia rimasto finora sconosciuto sono ancora irrisolte. La raccolta completa dei disegni di progetto, conservati pres- so l’archivio CSAC di Parma, sono stati pubblicati per la prima volta in questo volume.
Vademecum
MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo
via Guido Reni 4/a
Orari: 11-19; sabato 11-22. Lunedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima del Museo
Biglietto: intero € 12, ridotto € 9.
Gratuito Minori di 14 anni; disabili che necessitano di accompagnatore; accompagnatore del disabile; dipendenti MiBAC; accompagnatori e guide turistiche dell’Unione Europea, munite di licenza (rif. circolare n.20/2016 DG-Musei); 1 insegnante ogni 10 studenti; membri ICOM; soci AMACI; giornalisti accreditati; possessori della membership card del MAXXI
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