PERUGIA – Si è svolta lunedì 12 dicembre la giornata dedicata a Leonardo da Vinci in Umbria, tra Terni e d Amelia. Nell’ambito del grande evento è stata presentata l’importante ricerca scientifica condotta dallo storico dell’arte Luca Tomio, eseguita sotto l’egida dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze e protocollata presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, inerente l’identificazione dei paesaggi umbri ritratti da Leonardo da Vinci. La ricerca ha riguardato in particolare il disegno di Leonardo da Vinci “Paesaggio con fiume”, noto al mondo dell’arte come “F8P”, esposto nella galleria degli Uffizi di Firenze, che secondo lo studio portato avanti da Tomio ”raffigura la Cascata delle Marmore di Terni”. A confermare l’intuizione del ricercatore è stato Vittorio Sgarbi, peraltro promotore dell’evento, il quale ha affermato: “Non vi è alcun dubbio che il 5 agosto 1473 il giovane Leonardo si trovasse in questa parte di Umbria meridionale e in particolare sul belvedere della Cascata”.
Per Sgarbi inoltre ”c’è un’altra opera che colloca Leonardo nella città di Amelia”. Si tratta di un disegno che si trova nel museo di Edimburgo e raffigura un paesaggio con un fiume in evidenza. Secondo le prime ricerche si tratterebbe del Rio Grande che scorre proprio a ridosso di Amelia, dove Sgarbi è stato chiamato come commissario al patrimonio artistico dall’attuale amministrazione comunale guidata dal sindaco Laura Pernazza. “La presenza nel 1473 di Leonardo in Umbria fa di questo artista anche il primo inventore del turismo in Italia e del mondo” ha detto ancora Sgarbi sottolineando che “Leonardo da vita a un vero gran tour, lascia il Valdarno per spingersi verso una terra nuova alla ricerca di paesaggi inediti e quello che ne emerge e’ una serie di appunti di viaggio che sono disegni veri come quello in cui è raffigurata la Cascata delle Marmore”.
Tuttavia ad avere l’intuizione che il disegno di Leonardo potesse raffigurare la Cascata delle Marmore è stato un ragazzo di 13 anni: il figlio di Luca Tomio. A raccontarlo è stato lo stesso ricercatore. “Da tempo ero alle prese con i disegni di Leonardo cercando di collocarli in Toscana e nel Valdarno, ma alcune cose non tornavano e così ho cominciato a maturare l’idea che quei paesaggi non raffigurassero la sua terra”. Con l’aiuto di alcuni geologi Tomio arriva a collocare il disegno in Umbria. “Quindi – ha detto ancora il ricercatore – mi ero ormai convinto che Leonardo avesse visitato e vissuto in queste zone, poi una sera l’intuizione decisiva di mio figlio che guardando il disegno mi dice: ma papà questa è la Cascata delle Marmore. Aveva ragione”. Tomio ha quindi spiegato come l’intuizione e tutta la fase della ricerca sia poi stata avvalorata e confermata “da studi scientifici assolutamente rigorosi che proseguiranno seguendo dei precisi protocolli”. Il ricercatore si dice convinto che anche altre opere di Leonardo “potrebbero essere il frutto del suo viaggio in Umbria e questo potrebbe significare rivedere almeno in parte la cronologia delle sue opere”.
Sgarbi inoltre con l’occasione della conferenza ha voluto lanciare un appello affinché i turisti tornino a visitare l’Umbria e le Marche. Per il critico d’arte infatti ”è incredibile come queste regioni si siano svuotate dopo il terremoto del 30 ottobre”, “bisogna chiarire una volta per tutte – ha detto Sgarbi – che il sisma ha colpito Norcia e non il resto della regione”.