FIRENZE – Il dipinto “Petrus Aretinus acerrimus virtutum ac vitiorum demonstrator“ di Sebastiano del Piombo sarà esposto dal 26 novembre al 3 marzo 2020 agli Uffizi nell’ambito della mostra “Pietro Aretino e le arti nel Rinascimento”.
L’opera si sposterà quindi dal Municipio di Arezzo per raggiungere Firenze. Obiettivo dell’esposizione fiorentina è dare conto del legame profondo e duraturo tra il letterato Pietro Aretino e gli artisti e uomini più rappresentativi della sua epoca, come Raffaello, Tiziano, Sansovino, Michelangelo, Cosimo I de’ Medici, Vasari.
Il percorso espositivo seguirà quindi le vicende biografiche dell’Aretino fra Arezzo, Perugia, Roma, Mantova, Venezia e illustrerà l’avvicendarsi di scenari, rapporti e tematiche attraverso varie sale e grazie a una rilevante documentazione.
Il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, spiega: “Di Pietro Aretino conosciamo i sonetti e i dubbi amorosi ma questa mostra lo consacra in un ruolo magari meno noto ma importantissimo: quello di testimone accreditato del suo tempo. Siamo fieri di poter prestare a uno dei primi musei del mondo un’opera che fa bella mostra di sé nella massima assise cittadina”. “La richiesta ci è pervenuta dal direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt – sottolinea Ghinelli – lo ringrazio pubblicamente per l’organizzazione di una mostra dedicata a uno dei grandi aretini del passato, che reca lustro alla città e la proietta ancora una volta in una dimensione internazionale, vista la provenienza dei turisti che quotidianamente affollano le sale fiorentine”. “Mi viene da aggiungere – continua il primo cittadino – che Pietro Aretino si troverà in ottima compagnia, quasi a volersi riunire con i suoi concittadini che spiccano fra le statue degli illustri toscani nel loggiato esterno degli Uffizi, a dimostrazione di quanto Arezzo abbia contribuito alla cultura e alla storia: Petrarca, Francesco Redi, Guido monaco, Andrea Cesalpino, Michelangelo”.