NANTES – E’ divampato questa mattina un grande incendio nella Cattedrale di Nantes. Dopo l’intervento immediato dei vigili del fuoco il rogo è stato domato e, come sottolineato dal direttore dipartimentale dei vigili del fuoco di Nantes, Laurent Ferlay, “non è uno scenario come quello di Notre Dame”, riferendosi all’incendio che più di un fa ha invece distrutto la cattedrale di Parigi.
I danni maggiori alla Cattedrale di Nantes riguardano in particolare il grande organo, secondo quanto riporta il sito di Le Parisien.
La cattedrale è infatti famosa anche per i suoi organi. Quello maggiore risale al 1619. Durante la Rivoluzione francese l’organista Denis Joubert salvò l’organo dalla distruzione e fu in seguito restaurato dopo un lungo intervento terminato nel 1893. Il 15 giugno 1944 l’organo subì danneggiamenti durante i bombardamenti. Venne quindi nuovamente restaurato e il numero di registri è stato portato a 74. Nella cattedrale c’è anche l’organo del coro, chiamato “organo piccolo”, che a dispetto del nome, è invece il più grande organo d’accompagnamento di Francia. Realizzato nel 1897 da Louis Debierre, è dotato di 33 registri. Danneggiato dai bombardamenti del 1944 e poi dall’incendio del 1972, fu restaurato e restituito alle sue funzioni nel 1985. La parte strumentale dell’organo è classificata monumento storico dal 1982.
La cattedrale
La cattedrale di Nantes, dedicata ai santi Pietro e Paolo, è uno dei più noti esempi di architettura gotica francese, sebbene la sua costruzione sia durata ben 457 anni, dal 1434 al 1891. E’ classificata monumento storico dal 1862 ed è uno dei simboli della città della Loira con le sue torri alte 63 metri.
A posare la prima pietra della cattedrale, il 14 aprile 1434, furono Giovanni V, duca di Bretagna e Jean de Malestroit, vescovo di Nantes, sul luogo su cui era costruita in precedenza una chiesa romanica. L’architetto responsabile del progetto fu Guillaume de Dammartin e la costruzione si protrasse nei secoli successivi. Il lungo cantiere fu in parte dovuto al fatto che l’edificio romanico era costruito a fianco della cinta muraria della città, che dovette essere abbattuta per proseguire i lavori.
La cattedrale venne danneggiata dai bombardamenti alleati del 15 giugno 1944, mentre nel 28 gennaio 1972, quando i restauri erano quasi completati, nel sottotetto scoppiò un gigantesco incendio, originato da una saldatrice lasciata sbadatamente accesa da un operaio. Il fuoco, prima di venire domato dai pompieri, distrusse gran parte della travatura e causò numerosi altri danni. Furono necessari ben 13 anni per il restauro e venne riaperta ai fedeli solo nel 1985.
La facciata della cattedrale è caratterizzata da due imponenti torri, da un pulpito esterno e cinque porte riccamente decorate, tre sulla facciata e due sui lati. L’interno è invece dominato da marmi bianchi, utilizzati durante il restauro post bellico, che amplificano le dimensioni della navata.
All’interno della cattedrale si trovano i monumenti funebri di Francesco II duca di Bretagna e di sua moglie Marguerite de Foix, scolpite all’inizio del XVI secolo da Michel Colombe e da Jean Perreal.
Ipotesi di incendio doloso
Sulla base dei primi elementi raccolti, gli inquirenti considerano privilegiata l’ipotesi criminale. La procura di Nantes ha quindi avviato un’inchiesta per incendio doloso dopo aver individuato tre punti diversi di partenza dell’incendio.
Il procuratore della Repubblica, Pierre Sennes, ha spiegato “Non è stato un fatto fortuito” . “In questo momento è in corso un inchiesta per incendio intenzionale – ha affermato – non vi è nessuna conclusione precisa perché ci sono molte indagini da fare che potrebbero portare a nuovi elementi”.
Anche la sindaca di Nantes, Johanna Rolland, ha assicurato che si farà di tutto per stabilire la causa dell’incendio.
Nel frattempo è stato fermato dalla polizia, come riporta Bfm Tv, un 39enne volontario della diocesi, incaricato di chiudere la chiesa a chiave.