SYDNEY – Sarebbe australiana l’ascia più antica del mondo. È quanto sostengono alcuni archeologi australiani dopo il ritrovamento di alcuni frammenti di un’ascia con manico. In realtà, come riporta la Cnn, i reperti sarebbero stati trovati negli anni ’90 da alcuni ricercatori dell’Australian National University nel Windjana Gorge National Park. Allora però i reperti furono datati in maniera erronea, solo di recente l’utilizzo di nuove e moderne tecnologie ha permesso di datare la fabbricazione dell’utensile fra i 44.000 e i 49.000 anni fa.
Sue O’Connor, l’archeologa che trovò i reperti, sostiene che le asce non sono documentate in altre parti del mondo fino all’arrivo dell’agricoltura, 10.000 anni fa. I ricercatori ritengono che i primi australiani costruirono questi attrezzi quando arrivarono nel continente migrando dall’Asia Sudorientale. In realtà resti di asce simili sono stati scoperti ad Arnhem Land, Australia e risalgono a 35 mila anni fa, mentre altre asce sono state rinvenute in Giappone e datate a 38 mila anni fa.
Spiega Peter Hiscock, uno degli studiosi che hanno analizzato i reperti: “Poiché non c’erano asce nell’Asia Sudorientale nell’Era glaciale, questa scoperta ci mostra che quando gli esseri umani arrivarono in Australia, cominciarono a sperimentare nuove tecnologie, inventando modi per sfruttare le risorse che trovarono”.