MILANO – Saranno artisti moderni e contemporanei i protagonisti della prossima asta di Pandolfini a Milano il 13 giugno. L’asta, frutto di un’accurata selezione, si terrà nella grande Sala Meilidel Centro Svizzero di via Palestro 2. Saranno diverse le opere proposte, tutte di assoluto rilievo, tra queste alcune tele di Agostino Bonalumi. In particolare “Bianco”, una tela estroflessa e tempera vinilica del 1967. Stimata 250/300mila euro, l’opera fu realizzata per la prima grande personale americana di Bonalumi alla Galleria Bonino di New York nel novembre del 1967, esposizione che gli aprì le porte del collezionismo d’oltreoceano.
In asta anche un’altra opera di assoluto rilievo, si tratta de “Les Dejeneurs”, una matita su carta del 1961 di Pablo Picasso, a catalogo per 100/150mila euro. L’opera si ispira al celebre dipinto di Manet. Dal 1954 Picasso esegue i primi disegni sul tema della colazione che a più riprese si ripropone fino agli anni 60. Il disegno in asta è datato 1961 e fu pubblicato nel 1962 da Douglas Cooper in “Picasso. Les Déjeuners”, poi da Christian Zervos, il cui volume è considerato il testo fondamentale per le opere di Picasso.
In catalogo anche Tano Festa, uno dei protagonisti della scuola pop romana. “Omaggio al colore”, un olio su tela del 1972, stimato 12/18mila euro proviene dalla prestigiosa collezione Franchetti di Roma.
Particolarmente interessante anche un décollage di Mimmo Rotella dal titolo ”Il Congresso”, opera storica del 1962, la cui stima è di 20/30mila euro.
Di particolare interesse anche Alberto Biasi, tra i fondatori del Gruppo N e uno degli artisti ottico-cinetici più interessanti del momento. “Dinamica Irregolare” è l’opera che Pandolfini presenterà e che s’inserisce pienamente nella sua produzione cinetico-visuale della metà degli anni Sessanta. L’opera ha una stima di 10/15mila euro.
Tre sono le opere proposte di Alexander Calder, provenienti da due importanti collezioni italiane, una milanese e una triestina. Si tratta di lavori su cartone di periodi diversi, due degli anni Settanta e una del 1943, “Aurore” e “Amarillys”, tempere e guache su cartone rispettivamente del 1971 e 1974, valutate ognuna stimata 50/80mila euro. Tempera e guache su cartone anche per “Senza Titolo” che, invece, è del 1943 ed ha una stima di 30/40milaeuro.
Infine Vasilij Kandinsky con un’opera a inchiostro su carta avorio appartenuta alla sua seconda moglie, intitolata “Senza Titolo”, opera de 1937, a catalogo per 25/35.000 euro.