ROMA – Salvator Dalì e Walt Disney, due figure apparentemente distanti, in realtà invece affini sotto alcuni punti di vista. Dall’amicizia nata tra i due artisti negli ’40 trae spunto il Museo Salvator Dalì di St. Petersbourg in Florida per mettere in dialogo ed esplorare ulteriormente il loro lavoro, attraverso una mostra dal titolo Architects of the Imagination, che indaga sui parallelismi che legano il pittore e il geniale illustratore americano. Dipinti originali, fotografie, audio, filmati per un confronto tra due icone del XX secolo.
L’esposizione associa ad esempio il Castello simbolo della Disney al padiglione Sogno di Venere creato da Dalì per l’Esposizione Universale del 1939. Senza contare poi che i due artisti lavorarono insieme al progetto di un corto animato surrealista, solo di recente completato dagli studi della Disney.
Ma per calarsi nell’atmosfera onirica e surreale del mondo di Dalì, il museo ha voluto utilizzare la più avanzata tecnologia, sviluppando un progetto, realizzato dalla Goodby Silverstein & Partners, che si chiama Dreams of Dalì, in cui attraverso un’apparecchio da posizionare sulla testa, è possibile vivere una esperienza virtuale a 360 gradi. Il dispositivo infatti permette al visitatore di immergersi all’interno del capolavoro del 1935, dell’artista catalano, dal titolo Reminiscenza archeologica dell’Angelus di Millet. Il dipinto è stato ricreato virtualmente per diventare il punto di partenza di un viaggio nell’immaginario del pittore. L’utente potrà muoversi all’interno dell’opera trovandosi faccia a faccia con elementi e motivi ricorrenti di opere di Dalì. Tra luci e suoni il visitatore potrà vagare liberamente nel dipinto fino ad incontrare il celebre telefono-aragosta.
Dreams of Dalì
“DESTINO”, cortometraggio di DISNEY e SALVADOR DALÌ |