PALERMO – Nell’incidente aereo, avvenuto nella mattina di domenica 10 marzo ad Addis Abeba, che ha visto precipitare un Boeing 737 dell’Ethiopian Airlines, ha perso la vita anche Sebastiano Tusa, archeologo e assessore alla cultura della Regione Sicilia. L’assessore era diretto in Kenya per una conferenza Unesco. Tusa, nato a Palermo nel 1952, lascia la moglie, Valeria Patrizia Li Vigni, direttrice del Museo d’Arte contemporanea di Palazzo Riso a Palermo, dove infatti le bandiere sono da ieri a mezz’asta in segno di lutto.
Sebastiano Tusa si era laureato in lettere con tesi in Paleontologia presso l’Università di Roma “La Sapienza” nel 1975. Successivamente aveva conseguito un Diploma di perfezionamento in archeologia orientale. Nel corso della sua proficua e intensa carriera è stato docente in diverse prestigiose Università e ha rivestito numerosi incarichi dirigenziali presso vari settori dell’Assessorato dei Beni culturali della Regione Siciliana, sia come Dirigente tecnico Archeologo che come Soprintendente di Trapani e del Mare. Sue oltre 700 pubblicazioni, tra monografie e saggi scientifici e divulgativi.
Dall’aprile del 2018 ricopriva l’incarico di assessore ai beni culturali della Regione Sicilia nella giunta guidata da Nello Musumeci, andando a sostituire Vittorio Sgarbi.
Il Distretto Turistico Valle dei Templi ha immediatamente manifestato il suo cordoglio per la perdita di Tusa. Si legge in una nota: “La sua sensibilità e l’amore profuso nel suo lavoro lo hanno sempre fatto apprezzare per intelligenza e impegno”. La notizia della tragedia è giunta mentre Agrigento era in festa per il Mandorlo in Fiore, con migliaia di persone venute da ogni dove per ammirare centinaia di rappresentanti del patrimonio immateriale Unesco provenienti da diversi di quei Paesi che ora sono in lutto per lo stesso tragico incidente aereo”.
“Sono distrutto. E’ una tragedia terribile, alla quale non riesco ancora a credere: rimango ammutolito”, ha commentato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci.
L’Assessore alle Culture del Comune di Palermo, Adham Darawsha, ha sottolineato: “Tusa è stato un appassionato studioso della storia che seppe unire con la passione per il mare, dando vita alla Soprintendenza del mare e dando un enorme contributo all’archeologia. Alla sua famiglia e ai suoi appassionati collaboratori va tutta la vicinanza e la solidarietà non solo dell’Amministrazione comunale, ma di tutta la città di Palermo”.
Anche il Consiglio Regionale Siciliano e la Presidenza Nazionale di Italia Nostra ha espresso “costernazione e dolore per la scomparsa del prof. Sebastiano Tusa, archeologo di fama internazionale”.
“Una notizia sconvolgente che mi ha rattristato profondamente. – Ha dichiarato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando – Avevo incontrato Sebastiano Tusa solo due giorni fa con dei giornalisti tedeschi interessati a conoscere il suo lavoro per la cultura a Palermo e come sempre lo avevo trovato appassionato, sorridente e disponibile. La nostra Regione perde un professionista di grandissimo spessore, un vero luminare nel suo campo che ha dedicato la sua vita alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio archeologico, profondo conoscitore e promotore del valore dell’arte come motore di sviluppo sociale”.
Vittorio Sgarbi, appena appresa la notizia, ha dichiarato: “Tusa era il mio erede naturale, io l’ho voluto fortemente, era una persona competente e cordiale”.
L’ex assessore comunale alla Cultura di Palermo Andrea Cusumano, ricordando Tusa, ha detto: ”Ho avuto il privilegio di conoscere Sebastiano Tusa nella mia veste di assessore. Ho conosciuto un grande uomo di cultura, un vero signore, un amico. Abbiamo lavorato a tanti progetti con sintonia istituzionale e con condivisione di intenti, cosa tanto eccezionale quanto preziosa. Sempre disponibile, sempre propositivo, sempre entusiasta nel far crescere la nostra terra, la sua storia, la nostra cultura. Mai sopra le righe, sempre sul pezzo, come viene naturale a chi può aggiungere, ad un grande bagaglio di conoscenza e di esperienza, la dote di una grande signorilità”. Cusumano ha quindi concluso: “Buon viaggio Sebastiano. Grazie”.
“Un archeologo militante” – così lo ha definito Enrico Caruso, direttore del Parco Archeologico di Selinunte – “Professore lo era a prescindere – ha ricordato Caruso – quando comunicava a tutti il suo sapere senza presunzione, con assoluta calma e capacità comunicativa di rara efficacia. I suoi scritti – ha detto ancora Caruso, “rappresentano delle pietre miliari nel settore archeologico”.
A ricordare Tusa anche la presidente del WWF Italia Donatella Bianchi, che si è detta sconvolta per la tragedia: “Sebastiano Tusa oltre a essere un grande amico del Wwf, con cui, in particolare in Sicilia, ha condiviso tanti valori e numerose battaglie, è stato un eroe del nostro tempo, un appassionato studioso e custode dei tesori antichi che resterà uno dei più grandi protagonisti della cultura italiana”.
A Sebastiano Tusa sarà dedicata l’edizione 2019 di “Firenze archeofilm”, il festival internazionale del cinema di archeologia arte e ambiente che si terrà da mercoledì 13 marzo al Cinema La Compagnia, a Firenze. Oggi, nel corso della conferenza stampa di presentazione della rassegna, è stata proiettata una delle ultime interviste rilasciate da Tusa a “TourismA”, il festival dell’archeologia e del turismo culturale che si è tenuto a Firenze a fine febbraio.