FIRENZE – Il dipinto “Madonna che allatta il Bambino con un angelo” del pittore Guido Reni (1575-1642), uno dei massimi esponenti del classicismo seicentesco, sarà battuto all’asta da Pandolfini a Firenze martedì 12 novembre.
L’opera – come si legge in una nota della casa d’aste – è emersa da una raccolta aristocratica italiana di antica formazione ma non ancora compiutamente esplorata. La conferma dell’attribuzione a Reni si deve al Professor Daniele Benati. Il dipinto “si ritiene senza dubbio essere il prototipo di una composizione nota fino a questo momento attraverso due sole copie che in nessun modo lasciavano intuire la splendida qualità dell’originale oggi ritrovato”. Presentando l’opera la casa d’aste scrive: “Nella semplicità della nostra composizione risalta la tecnica raffinatissima di Guido nel graduare in maniera sottile il colore dominante, un rosa declinato nelle varietà dell’amaranto e del ciclamino e che traspare con diversa intensità nell’incarnato dei protagonisti, tingendo appena le guance e l’orecchio delicato della Vergine e rafforzandosi invece nell’ombra che ne avvolge le mani. Pennellate argentee definiscono poi il suo velo e traggono riflessi dalle pieghe emergenti della manica, i cui contorni si raffreddano in prossimità del blu del mantello, con tocchi appena velati, come per pentimento”. Il quadro è stimato 250/300/mila euro.
Nel catalogo d’asta sono presenti anche tre opere dell’Ottocento italiano: una “Regata sull’Arno” di Raffaello Sorbi , una “Coppia di fanciulle” di Eleuterio Pagliano, stimati rispettivamente 60/80mila euro e 80/100 mila euro, e “Il polledro” di Plinio Nomellini, esposto per la prima volta nel 1932 a Milano alla mostra del Gruppo Labronico, stimato 65/80 mila euro.
In catalogo anche due sculture antiche: “Madonna col Bambino benedicente” del Maestro della Madonna di Riomaggiore, artista di cultura campionese attivo in Liguria all’inizio del XIV secolo, presentata con una stima di 15/25mila euro. Mentre una inconsueta effige di “San Sebastiano”, realizzata anch’essa da un maestro di cultura campionese – il Maestro del San Sebastiano da Cascia, viene proposta alla cifra di 40/60mila euro