VENEZIA – Lo studio di architettura Frigerio Design Group è il vincitore del concorso “I nuovi spazi dell’energia”, indetto da Enel lo scorso luglio, per la riqualificazione della centrale Andrea Palladio di Fusina, sulla laguna di Venezia.
Il progetto di Frigerio Design Group, Resilience Lab Grid, è stato selezionato da una commissione formata da rappresentanti di Enel, Università di Venezia IUAV, Città Metropolitana e Comune di Venezia, sulla base di criteri di sostenibilità ambientale e sociale, elementi di innovazione tecnologica, design, impatto visivo.
Il concorso è uno degli step per la riconversione di tutti gli impianti a carbone presenti sul territorio italiano in strutture ecosostenibili. Questo è infatti l’obiettivo perseguito da Enel.
In particolare sono due gli ambiti interessati dal concorso: la realizzazione di nuovi edifici con aree fruibili anche dagli utilizzatori esterni, per uno sviluppo socio-culturale del territorio, e l’intervento sulle preesistenze per incrementare il valore estetico e simbolico dell’impianto, riqualificando la zona industriale.
“Questo concorso – spiega Carlo Tamburi, Direttore Enel Italia – rappresenta un esempio concreto della nostra visione del futuro dell’energia, che va progettato e realizzato in maniera aperta e condivisa”.
Con il progetto Resilience Lab Grid, Frigerio Design Group ha sviluppato un concept che propone un cambio di paradigma nell’immaginario collettivo, trasformando la centrale in un esempio positivo per la rigenerazione e la tutela dell’ecosistema.
Lo studio di architettura si è ispirato al “frattale”, elemento geometrico naturale, per creare un luogo di condivisione, aperto al pubblico e alla comunità. L’architettura si integra perfettamente nel territorio. Il complesso è stato, infatti, progettato per apparire visivamente dinamico e leggero, in relazione con il paesaggio circostante. L’architettura, infatti, è collocata in un ambiente al confine tra laguna e campagna, tra acqua e terra, e il progetto si ispira alla matrice naturale del luogo. In base a un sistema modulare e implementabile, inoltre, i nuovi edifici hanno dimensioni differenti a seconda delle funzioni, ma presentano sempre le stesse caratteristiche. Anche la vegetazione è inserita all’interno del progetto, come nodo per colmare un dialogo mancante tra il complesso industriale e l’ambiente naturale.
“I nuovi spazi dell’energia – racconta l’architetto Enrico Frigerio – sono pensati per rigenerare l’ambiente, valorizzare l’identità e l’immagine dell’azienda, ma al tempo stesso per generare un maggior senso di appartenenza della comunità. Coniugare natura e persone, industria e ambiente, innovazione e tecnologia, espressione di una nuova cultura imprenditoriale. Condividere valori per generare valore!”.
Il concept ideato da Frigerio Design Group passerà ora alla fase di sviluppo.
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