LOS ANGELES – Fino al 28 aprile 2019 la mostra itinerante “Pontormo: Miraculous Encounters” fa tappa al Getty Center di Los Angeles, dopo essere stata ospitata alla Morgan Library & Museum di New York.
Punto focale della mostra è “La Visitazione”, la grande pala d’altare, recentemente restaurata, orgoglio della chiesa parrocchiale della Pieve dei Santi Michele e Francesco, di Carmignano, piccola cittadina poco distante da Firenze.
Maestosa, imponente e stilisticamente rivoluzionaria, la pala, conclusa tra il 1528 e il 1530, ha come tema l’incontro tra la Vergine Maria e sua cugina Elisabetta, che rivelano l’una a l’altra di essere entrambe incinta. L’episodio miracoloso viene raccontato dal Pontormo attraverso un’iconografia del tutto innovativa e profondamente personale. La scena si concentra tutta sull’abbraccio tra le due donne, affiancate dalle rispettive ancelle, sullo sfondo di un paesaggio urbano. Un’opera straordinaria carica di un intellettualismo sottile ed enigmatico. I gesti composti e naturali delle protagoniste della scena, la stesura compatta del colore, i dettagli portati alla luce da un disegno raffinato e meticoloso danno vita a un capolavoro di rara bellezza. Il recente restauro ha fatto emergere inoltre importanti dettagli sullo stile del Pontormo. Una volta eliminato lo strato di vernici apposte successivamente alla realizzazione dell’opera, infatti, la vivida paletta di colori usata dall’artista è tornata a splendere, insieme a figure rese invisibili dallo scorrere del tempo.
Accanto alla “Visitazione” è esposto l’unico disegno preparatorio noto dell’opera e il “Ritratto di un giovane in un berretto rosso” (1529-1530). Considerato perduto fino alla sua riscoperta, nel 2008, in una collezione privata, il ritratto fu dipinto nello stesso periodo della “Visitazione”, durante l’assedio di Firenze che riportò i Medici al potere sotto il controllo di Carlo V.
Pontormo fu indiscussamente uno straordinario artista che, con il suo stile stravagante e raffinato pronto ad aprirsi agli stimoli più diversi, plasmò il movimento manierista che dominava la pittura italiana tra il 1520 e il 1580.