FIRENZE – Sono trentatré le opere che raccontano gli oltre 40 anni di carriera di Jeff Koons (1955 York, Pennsylvania) nella mostra “Jeff Koons. Shine”, a cura di Arturo Galansino e Joachim Pissarro, ospitata dal 2 ottobre 2021 al 30 gennaio 2022 a Palazzo Strozzi a Firenze.
Dalle celebri sculture in metallo perfettamente lucido che replicano oggetti di lusso, come il Baccarat Crystal Set (1986) o gli iconici giocattoli gonfiabili quali i celebri Rabbit (1986) e Balloon Dog (Red) (1994-2000), fino alla re-interpretazione di personaggi della cultura pop come Hulk (Tubas) (2004-2018), o alla re-invenzione dell’idea di ready-made con l’utilizzo di oggetti di uso comune come One Ball Total Equilibrium Tank (Spalding Dr. JK 241 Series) (1985), la mostra, sviluppata in stretto dialogo con l’artista, prosegue il vivace dialogo di Palazzo Strozzi fra tradizione e contemporaneità, attraverso la creazione di progetti e mostre di artisti contemporanei nel contesto della sua storica architettura rinascimentale.
“Shine”, ovvero lucentezza, è la parola chiave della mostra e il filo conduttore delle sculture e installazioni di Koons. Il significato del termine “shine” è, infatti, qualcosa che va oltre una mera idea di decorazione o abbellimento e diviene elemento intrinseco della sua arte.
“Per la prima volta si indaga un aspetto unico e caratteristico dell’arte di Koons – spiega Arturo Galansino, direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore della mostra – quello legato alla riflettenza e alla luce. Lo ‘shine’, termine che dà il titolo alla esposizione, è il principio chiave delle sculture e dei dipinti esposti all’interno della severa architettura quattrocentesca di Palazzo Strozzi, in un dialogo essenziale tra le forme platoniche delle opere e la regola aurea di un contenitore perfetto. Realizzare a Firenze una delle più importanti mostre di Jeff Koons significa pensare alla città come a una moderna capitale culturale, in grado di partecipare in modo attivo all’avanguardia artistica del nostro tempo”.
“Jeff Koons insiste spesso sulla dimensione umana del suo ruolo di artista – afferma Joachim Pissarro, curatore della mostra – In effetti, è corretto dire che il lavoro di Koons colpisce e influenza l’umanità, noi tutti, nella diversità di ciascuno. C’è qualcosa di immediatamente coinvolgente nel lavoro di Jeff Koons, qualcosa che parla al nostro cuore in profondità. Tuttavia, la sua opera è tutt’altro che facile. Il suo impatto è diretto e potente, ma i livelli di significato, le complessità e la ricchezza del suo lavoro sono inesauribili. La possibilità di vedere oggi la sua opera a Firenze è estremamente importante: entra profondamente in risonanza con la tradizione del Rinascimento e ci procura un’intensa gioia e un appagamento estetico. Questo è il mistero di Jeff Koons“.
Le opere dell’artista americano pongono, dunque, lo spettatore davanti a uno specchio in cui riflettersi e lo collocano al centro dell’ambiente che lo circonda. Come afferma lo stesso Koons, “il lavoro dell’artista consiste in un gesto con l’obiettivo di mostrare alle persone qual è il loro potenziale. Non si tratta di creare un oggetto o un’immagine; tutto avviene nella relazione con lo spettatore. È qui che avviene l’arte”.
Vademecum
Jeff Koons. Shine
Firenze, Palazzo Strozzi
2 ottobre 2021-30 gennaio 2022
Promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi, Firenze
Patrocinio Missione degli Stati Uniti d’America in Italia
Catalogo Marsilio Editori, Venezia
Informazioni e prenotazioni T. +39 055 2645155
prenotazioni@palazzostrozzi.org
Orari e Biglietti www.palazzostrozzi.org