ROMA – Nell’ambito delle iniziative organizzate per i 90 anni di Arnaldo Pomodoro, è in uscita il libro “L’ingresso nel labirinto di Arnaldo Pomodoro”, diffuso dalla casa editrice di “di arte e cultura” con-fine edizioni, realizzato in collaborazione con Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano.
Il volume documenta per la prima volta in maniera esaustiva la monumentale installazione ambientale di Pomodoro dal titolo Ingresso nel labirinto, realizzata come una sorta di work in progress, iniziato nel 1995 e terminato dall’artista nel 2011.
L’opera, che rappresenta una perfetta sintesi fra scultura e architettura, è articolata in un percorso labirintico, metafora della condizione umana. Una “grande costruzione arcaizzante”, l’ha definita Pomodoro che, da sempre affascinato dai segni primordiali degli Ittiti e dei Sumeri, ha voluto dedicare questo lavoro a Gilgamesh, il primo (2000 a.C. circa) grande testo poetico e allegorico sull’esperienza umana.
Il volume, che si presenta come un testo poliedrico e multifunzionale, non intende dunque essere una monografia in senso tradizionale, ma piuttosto un libro “fresco” e agile, dove le immagini e le parole si fondono in una narrazione originale, accattivante e non accademica.
La prefazione del libro è a cura di Aurora Donzelli (Professore associato di antropologia linguistica al Sarah Lawrence College di New York), che introduce al concetto di labirinto da un punto di vista storico-antropologico. “Luogo dove perdersi e dove, forse, ritrovarsi, (i cui) reticoli, siano essi grovigli caotici e contorti o giochi di incastri geometrici, mirano a creare uno spaesamento, al tempo stesso inquietante e salvifico”. L’interconnessione di spazio e tempo, dimensione costitutiva del labirinto, nell’opera di Pomodoro si traduce in proliferazione di piani temporali capaci di dilatare e trasformare la fisicità dello spazio stesso.
Gino Fienga (editore e curatore) esprime invece la sua interpretazione dell’opera con un vero e proprio racconto visionario. Tutto si svolge in una notte in cui il protagonista intraprende il suo viaggio “verso la montagna dei cedri”, ovvero verso se stesso, attraverso la mente labirintica dell’artista (forse un po’ la sua). In questo percorso è accompagnato dalla voce-guida di Ulrica, misteriosa figura di borgesiana memoria che, quasi in un dialogo continuo fra cuore e mente, cerca di far comprendere al viaggiatore gli ambienti che incontra in una notte piena di arcane atmosfere e magiche alchimie.
E’ invece affidato a Federico Giani (Curatore della Fondazione Arnaldo Pomodoro) il compito di raccontare la storia dell’opera nell’arco dei sedici anni di realizzazione. Giani documenta infatti le tappe evolutive dell’installazione, arricchendole di citazioni del Maestro e dei critici e storici dell’arte che lo hanno accompagnato, a partire dalla prima presentazione del 1995 alla Galleria Marconi di Milano, alla mostra “La culla di Babilonia”, poi a “Sculture per San Leo e Cagliostro” del 1997, nel Palazzo Mediceo di San Leo, fino alla collocazione negli spazi milanesi dell’ex Riva-Calzoni in via Solari 35, il capannone industriale che Pomodoro utilizza prima come laboratorio per la realizzazione della spirale Novecento destinata all’EUR di Roma, e poi dal 2005 al 2011 come sede espositiva della Fondazione. Qui la creazione assume la sua forma definitiva e viene inaugurata il 22 novembre 2011. L’opera è tuttora visitabile su
appuntamento (info e prenotazioni: didattica@fondazionearnaldopomodoro.it).
L’INGRESSO NEL LABIRINTO di Arnaldo Pomodoro
con-fine edizioni
Pubblicazione 18 ottobre 2016
ISBN 978-88-96427-76-7
Prefazione Aurora Donzelli
Autori Gino Fienga, Federico Giani
Pagg. 96 / immagini colori
Prezzo € 12
Genere arte contemporanea
Italiano
#ingressolabirinto