PARIGI – “L’origine del mondo” è un tela che non ha mai smesso di incuriosire e anche scioccare, visto che nel 2011 fu (come poi molte altre opere ancora) censurata da Facebook.
Per anni gli storici dell’arte sono stati convinti che i genitali e il bacino, ritratti nel celeberrimo quadro di Gustave Courbet, potessero attribuirsi alla sua amante, ovvero la modella irlandese Joanna Hiffernan, legata a sua volta anche all’artista americano James Whistler.
Alcuni dubbi rimanevano però legati al fatto che la modella irlandese fosse rossa di capelli, mentre i peli pubici del dipinto risultano essere parecchio scuri.
Arrivano ora una serie di prove documentarie che invece sembrerebbero attribuire una identità certa alla modella del dipinto.
In base a una recuperata corrispondenza tra Alexandre Dumas figlio, e George Sand, spunterebbe fuori il nome di Constance Queniaux, ex ballerina dell’Opera di Parigi, all’epoca amante del diplomatico ottomano Halil Sherif Pasha, noto anche come Khalil Bey. La tela, commissionata da Halil, fu dipinta nell’estate del 1866. Noto collezionista e giocatore d’azzardo proveniente da una ricca famiglia turco-albanese, Halil commissionò anche una sere di importanti dipinti a Delacroix, come “La donna di Algeri”, e “Il Bagno turco” a Ingres.
Lo studioso Claude Schopp è arrivato alla scoperta in particolare grazie ad un passaggio di una trascrizione di una lettera di Dumas inviata a Sand, in cui spunta il nome della Queniaux, e che recita: “on ne peint pas de son pinceau le plus délicat et le plus sonore l’interview de Mlle Queniault de l’Opéra” (“Non si dipinge l’intervista più delicata e sonora di mademoiselle Queniault dell’Opera”). Rileggendo l’orginale Schopp ha capito che c’era stato un errore di trascrizione: la parola “intervista” era stata usata al posto di “intérieur” ovvero “interno”, evidente riferimento alle parti intime della ballerina. Lo storico francese ha quindi condiviso la scoperta con la direttrice per le stampe della Biblioteca nazionale francese, Sylvie Aubenas. Entrambi sono convinti che Queniaux sia la modella del quadro in questione.
All’Afp Aubenas ha detto:“Questa testimonianza d’epoca mi conduce a pensare con una certezza del 99% che la modella di Courbet fosse Constance Queniaux” .
Aubenas sostiene inoltre che le descrizioni dei contemporanei delle “belle sopracciglia folte” di Queniaux possano riferirsi al folto cespuglio che ricopre l’inguine della modella. La biblioteca possiede alcune fotografie di Queniaux, tra cui una di Nadar. Aubenas ritiene anche che il segreto dell’identità della modella, conosciuto dai più all’epoca, sia andato perduto con il tempo, dopo che Queniaux divenne una rispettabile signora impegnata nella filantropia.
La scoperta di Schopp è rivelata nel suo libro, di imminente pubblicazione, dal titolo ”L’Origine du monde, vie du modèle”, in uscita il prossimo 4 ottobre per le Edition Phébus.