ROMA – La Crypta Balbi, una delle sedi del Museo Nazionale Romano non ancora famosa presso il grande pubblico, è una perla bellissima da scoprire: il complesso, nel cuore della capitale, è costituito da un intero isolato racchiuso tra via delle Botteghe Oscure, via dei Polacchi, via dei Delfini e via Caetani. Visitarla significa viaggiare nel passato di Roma, percorrendo oltre duemila anni di storia. La Crypta fu realizzata nel I secolo a.C. da Lucio Cornelio Balbo e serviva come ambiente di svago e di ristoro per gli spettatori durante le pause degli spettacoli del vicino Teatro. Oggi il Museo Nazionale Romano, attraverso il suo direttore Stéphane Verger, presentae arricchisce la Crypta Balbi quale sede definitiva di due progetti vincitori della terza edizione, la 2018, dell’Italian Council, programma di promozione internazionale dell’arte italiana.
EMPIRE di Elisabetta Benassi
Si tratta di EMPIRE di Elisabetta Benassi, opera allestita nell’area archeologica esterna della Crypta Balbi. EMPIRE si sviluppa come una installazione di 6000 mattoni in terracotta, appositamente realizzati in Gran Bretagna da una fornace nella Royal Forest of Dean nel Gloucestershire, con crete di colore viola-nero, che recano impressa a rilievo l’iscrizione che dà il nome alla scultura. Si aggiungono due mattoni realizzati in lega di bronzo e oro. EMPIRE ricalca l’elemento costruttivo di base dell’architettura antica, il mattone romano, mutandolo in una entità dotata di nuove potenzialità estetiche e significanti. Attraverso il recupero e la trasformazione di materiali e di simboli, il lavoro di Elisabetta Benassi indaga il rapporto tra passato ed epoca contemporanea, interrogandosi sulla condizione e l’identità del presente. Il termine «impero», nelle sue varie e contrastanti accezioni, accende nell’immaginario collettivo figure di potenza e grandezza, ma rievoca al contempo cupi scenari di coercizione, dominio e sottomissione. A osservarla con attenzione, quest’opera grandiosa, dalle oscurità su cui s’adagia la luce, occhieggiante di targhe d’oro, evoca sensazioni di massiccia eleganza, di maestosità, ma anche a seconda della prospettiva da cui la si guarda, di sinistri presentimenti, quali ad esempio le costruzioni in mattoni di Auschwitz, che chi ha visto non dimentica.
Il catalogo EMPIRE, ideato da Elisabetta Benassi e realizzato sotto il coordinamento tecnico scientifico ed editoriale della Dott.ssa Gabriella Angeli Bufalini, Responsabile delle Edizioni del Museo Nazionale Romano, è edito da TRECCANI (Istituto della Enciclopedia Italiana fondato da Giovanni Treccani), su progetto grafico di NERO (Roma) con Elisabetta Benassi. Il volume contiene saggi di: Stefano Chiodi e Gurminder K. Bhambra.
“La notte all’indietro pesa” di Diego Perrone
“La notte all’indietro pesa” di Diego Perrone è l’altra opera vincitrice dell’Italian Council 2018, allestita nelle bellissime sale interne della Crypta Balbi, alle quali si accede attraverso un sinuoso percorso di scale e corridoi. Il Direttore del Museo Nazionale Romano Prof. Stéphane Verger la presenta così: “Il progetto di Diego Perrone confluisce presso la sede museale della Crypta Balbi dove il percorso di rinnovamento intrapreso dal Museo trova le maggiori potenzialità. Possibilità connesse alla valorizzazione del complesso storico stratificato, come polo di attrazione aperto alla città e alla comunità tutta, in grado di creare un forte senso di appartenenza che, dalle testimonianze antiche alle “contaminazioni” contemporanee, coinvolga le nuove generazioni”.
“La notte all’indietro pesa è una scultura di pasta di vetro – spiega Diego Perrone – pensata come un insieme di forme e soggetti stratificati su un unico volume. Nella parte a bassorilievo emerge il profilo di un volto raffigurato da una prospettiva inusuale, quasi a volo di uccello, che conferisce uno sbilanciamento all’indietro: una specie di fluttuazione nello spazio, come in assenza di gravità. Nella parte centrale ho modellato a rilievo due mani nell’atto di mostrare due orologi da polso. Il colore blu opaco del vetro è servito per evidenziare naso e occhi della faccia e prolungandolo poi in mezzo alle due mani con gli orologi ha evocato un terzo soggetto molto simile ad una civetta”.
Il catalogo dell’opera di Diego Perrone è pubblicato da Mousse Publishing e a cura di Luca Cerizza.
I due progetti sono stati proposti e curati dagli Architetti Pio Baldi e Mauro Marzullo nell’ambito della collaborazione tra la Pontificia Accademia di belle arti e lettere dei Virtuosi al Pantheon e il Museo Nazionale Romano. Il loro allestimento in un museo di particolare bellezza, ricchissimo di storia, ancora in fase di completamento e ridefinizione, con spazi aperti circondati da costruzioni che evocano antiche vestigia e culture, si intuisce possa costituire per un artista contemporaneo una collocazione che lo traghetta al futuro.
VADEMECUM
Informazioni:
Museo Nazionale Romano – Crypta Balbi
Via delle Botteghe Oscure 31, 00186 Roma
Orari e modalità di visita del Museo
Martedì – domenica 11.00 – 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00)
Visita dei sotterranei della Crypta Balbi con prenotazione obbligatoria per i gruppi