LONDRA – Sono circa 300 le opere della collezione privata di David Bowie, tra cui Damien Hirst, Henry Moore e Marcel Duchamp. Bowie in realtà aveva tenuto sempre abbastanza nascosta la sua attività di collezionista anche se, in una intervista alla Bbc nel 1999, aveva confessato che l’unica cosa che comprava in maniera ossessiva-compulsiva era proprio l’arte.
La sua collezione sarà mostrata al pubblico prima di essere battuta all’asta da Sotheby’s a Londra nel mese di novembre. Si parla di una collezione del valore di circa 10 milioni di sterline, composta da opere di artisti britannici del XX secolo, ha detto Oliver Baker, presidente di Sotheby’s Europa.
Bowie era attratto dai “cronisti” di strada come Leon Kossoff e Frank Auerbach, ma anche dai paesaggi inglesi. In collezione infatti ci sono opere di John Virtù. Tra i pezzi pregiati della collezione “Beautiful, hallo space-boy” di Damien Hirst, l’unico artista pubblicamente elogiato da Bowie. “Lui è diverso, la mia idea di artista contemporaneo – scriveva Bowie nel 1995 – penso che il suo lavoro sia estramamente emozionale, soggettivo, legato alle paure personali, soprattutto la paura della morte, trovo i suoi lavori toccanti e per niente superficiali”.
Tuttavia l’ampia raccolta non si limita alla sola parte britannica. Tra le opere in particolare anche un pezzo di “A Bruit Secret” di Duchamp che potrebbe essere battuto intorno alle 250mila sterline. Il lotto più prezioso è tuttavia considerato quello di Jean-Michel Basquiat con “Air Power”, acquistato dal cantante dopo aver interpretato il ruolo di Andy Warhol, nel film del 1996 “Basquiat”. L’opera ha attualmente un valore stimato stimato tra 2,5 e 3 milioni di sterline. All’asta anche “Head of Gerda Boehm” di Frank Auerbach, fra le opere preferite di Bowie. Infine nella collezione di Bowie ci sono anche mobili disegnati dal design italiano, Ettore Sottsass.