FIRENZE – E’ stata inaugurata il 27 maggio, nella Sala della musica dell’Oratorio di San Filippo Neri, in piazza San Firenze a Firenze, la mostra “Un nuovo volo su Solaris”, prodotta da Natalia Opaleva, direttrice generale del Museo Anatolij Zverev da cui provengono le 34 opere in mostra. Si tratta del primo progetto internazionale ospitato dalla Fondazione Zeffirelli da quando è stata inaugurata lo scorso 31 luglio 2017.
Ideata e curata da Polina Lobačevskaja, l’esposizione costituisce il finale della trilogia di esposizioni le cui prime due parti, ispirate rispettivamente ai film di Tarkovskij Stalker e Andrej Rublev, sono state presentate nel Museo AZ di Mosca nel 2016 e nel 2017.
La curatrice ha scelto di collocare nelle sale del complesso barocco di Palazzo San Firenze un’installazione futuristica che ricorda una stazione spaziale, dotata di 22 schermi per la proiezione di video che saranno composti da materiali fotografici e cinematografici unici legati all’opera di Andrej Tarkovskij. Saranno in mostra nella stessa sede 32 quadri e due sculture di artisti russi della seconda metà del Novecento: Anatolij Zverev, Francisco Infante, Dmitrij Plavinskij, Dmitrij Krasnopevcev, Vladimir Jankilevskij, Vladimir Jakovlev, Lidija Masterkova, Petr Belenok, Ulo Sooster, Vladimir Nemuchin, Ernst Neizvestnyj.
L’esposizione prende spunto dal ventennio 1960-1980, periodo in cui Tarkovskij ha girato i suoi film e la Russia è stata segnata anche da una sorta di “Rinascimento sovietico”, una nuova fioritura della pittura, della grafica, della scultura d’avanguardia. Gli artisti attivi negli anni ’60 non erano uniti tra loro, o con i rappresentanti di altre forme creative, tramite manifesti comuni: ognuno di loro creava a modo proprio, in maniera originale ed irripetibile. Ad unire queste figure a Tarkovskij sono l’epoca storica, l’approccio innovativo al raggiungimento dei propri obiettivi artistici e l’aspirazione irrefrenabile alla libertà, nell’arte prima di tutto.
Riguardo la scelta della Fondazione Zeffirelli per questo progetto, Natalia Opaleva, in sede di presentazione della mostra aveva spiegato: “Franco Zeffirelli, una vera e propria leggenda dell’arte mondiale, è nato a Firenze; Andrej Tarkovskij, regista russo noto in tutto il mondo, è vissuto a Firenze dopo aver lasciato l’Unione Sovietica. E l’Italia è collegata a momenti cruciali della biografia di Tarkovskij, come il conferimento del Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia per L’infanzia di Ivan, o la sceneggiatura e le riprese del film Nostalghia portate avanti insieme a Tonino Guerra. L’incontro di questi due grandi nomi a Palazzo San Firenze – ha concluso la direttrice Opaleva – ci ricorda non solo le vette raggiunte dall’arte nel passato, ma ci parla anche della prosecuzione del dialogo tra Italia e Russia, in particolare tra le culture dei due paesi. Il nostro comune volo sul pianeta Solaris appassionerà tanto gli amanti della fantascienza e i cinefili, quanto gli esperti e gli estimatori delle belle arti che, da tutto il mondo, vengono a visitare Firenze”.
Pippo Zeffirelli, vicepresidente dell’omonima Fondazione ha commentato: “L’amore di Franco Zeffirelli per la cultura russa è antico. Uno dei suoi primi lavori in compagnia di Luchino Visconti fu realizzare le scene delle Tre Sorelle di Cechov nel 1952. Più tardi ha portato diverse delle sue produzioni in tournée in Russia, dalla Lupa con Anna Magnani alla sua spettacolare messa in scena del Romeo e Giulietta con Giancarlo Giannini e Annamaria Guarnieri, riscuotendo un enorme successo di pubblico. Nel 1968 la distribuzione del film Romeo e Giulietta, come nel resto del mondo, toccò il cuore di tutti i giovani russi. I suoi film sono sempre stati apprezzati dal pubblico russo e la mostra dei suoi lavori scenografici esposti al Museo Pushkin di Mosca riscosse un enorme successo. Quindi è con grande piacere che la Fondazione Zeffirelli accoglie all’interno dei suoi spazi una così prestigiosa istallazione ispirata al film di Andrej Tarkovskij Solaris, prodotta e patrocinata dalla direttrice del museo moscovita. Ci auguriamo – conclude – che tutto questo possa dare adito a un sodalizio di interscambio artistico e culturale tra la Fondazione Zeffirelli e il Museo AZ di Mosca”.
L’allestimento della mostra è stato molto apprezzato dagli oltre 300 ospiti che domenica 27 maggio hanno affollato la sala della musica del complesso di San Firenze e che sono stati accolti da Pippo Zeffirelli.
Oltre a una numerosa delegazione proveniente dalla Russia, tra gli intervenuti al vernissage erano presenti l’attore Massimo Ghini, Ermanno Daelli e Toni Scervino (nella foto sopra insieme a Pippo Zeffirelli) dell’omonima casa di moda, vari rappresentanti di istituzioni culturali ed economiche come la direttrice della Galleria dell’Accademia, Cecilie Hollberg, e il Direttore del Polo Museale Regionale, Stefano Casciu, la Presidente dell’associazione no-profit Simonetta Brandilini d’Adda e il Presidente di Federalberghi di Prato, Rodolfo Tomada, il marchese Bernardo Gondi, già Presidente dell’Associazione dimore storiche italiane, Jacopo Celona e Melanie Zefferino, rispettivamente Direttore generale e curatrice di “Florence Biennale – Mostra internazionale di arte contemporanea”.
{igallery id=5782|cid=1002|pid=1|type=category|children=0|addlinks=0|tags=|limit=0}
Vademecum
Centro Internazionale per le Arti dello Spettacolo – Fondazione Franco Zeffirelli onlus
Piazza San Firenze 5 – Firenze
www.fondazionefrancozeffirelli.com
info@fondazionefrancozeffirelli.com; tel. 055-281038
Biglietteria tel. 055-2658435 –
Prenotazioni visite tel. 055-2001586