ROMA – I quadri, le sculture e le opere d’arte di Monet, Van Gogh, Pissarro e tanti altri potranno essere visti dal computer centimetro per centimetro, analizzati e scandagliati nei minimi particolari, grazie a Google Art Camera. Si tratta di una fotocamera che permette di digitalizzare le opere d’arte in modo rapido e mettere in rete mostre ed esibizioni dei musei di tutto il mondo. Il sistema, sviluppato dal Google Cultural Institute, è piuttosto sofisticato, la fotocamera è infatti dotata di un laser che guida alla messa a fuoco, un sonar che misura la distanza dell’opera d’arte e un accelerometro che rileva le vibrazioni che renderebbero mossa l’immagine.
La fotocamera, lanciata il 18 maggio, in occasione della Giornata internazionale dei musei, in pratica consente di scattare centinaia di immagini ravvicinate ad alta risoluzione, il software raccoglie tutti gli scatti e li unisce come in una sorta di puzzle in un’unica immagine con la tecnologia del gigapixel, che contiene un miliardo di pixel. In questo modo l’opera può essere esaminata in ogni suo minimo dettaglio. Attraverso la Art Camera è dunque possibile digitalizzare molto velocemente le opere, bastano infatti 30 minuti per digitalizzare un’opera di un metro quadrato e poche ore per elaborare le immagini. Uno strumento particolarmente utile per i musei, anche perché attualmente il processo di digitalizzazione delle opere d’arte è lungo e costoso. Google Cultural Insitute