NEW YORK – Guido Cagnacci, uno dei più eccentrici pittori del XVII secolo Italia, dal 25 ottobre è sbarcato a New York in una mostra di un solo quadro monumentale dedicato alla Maddalena Pentita, a cui si affiancherà nel mese di dicembre la Cleopatra di Brera, in prestito per un mese all’Istituto Italiano di Cultura. Alle due tele si aggiunge l’altra Cleopatra acquistata quest’anno dal Metropolitan.
Pressoché sconosciuto negli Stati Uniti e neanche tanto conosciuto in Italia, Cagnacci viene ricordato in particolare per l’anticonformismo della sua arte e del suo stile di vita. L’artista, nato in Romagna nel 1601, visse e lavorò nelle sua regione ma anche a Venezia, per terminare la carriera a Vienna.
Le sue opere, prettamente di soggetto religioso, celano tuttavia uno sconvolgente erotismo, mentre il suo stile, pur influenzato dai maggiori pittori italiani del tempo, risulta molto personale e riconoscibile.
La Maddalena Penitente è uno dei più celebri capolavori dell’artista, e non è mai stata esposta al di fuori della California dopo la sua acquisizione da parte del Norton Simon Museum nel 1982. Spiega Xavier Solomon, curatore della mostra e autore del primo libro in lingua inglese dedicato all’artista dal titolo “L’arte di Guido Cagnacci”: “Quel che sappiamo della sua vita lo si ricava da documenti criminali”. Tra gli episodi citati dal curatore, che nel volume ha esaminato vita e opere dell’arista, uno in particolare, e cioè il rapimento nel 1628 di una ricca vedova dal convento per sposarla, scoperto l’artista fuggì da Rimini per evitare l’arresto.