MILANO – La gigantesca mela marmorea di Michelangelo Pistoletto, che nel corso dei sei mesi di Expo è stata ospitata in piazza Duomo, il 21 marzo ha trovato la sua collocazione definitiva di fronte alla stazione centrale di Milano. La Mela reintegrata è una scultura dove è ben visibile una parte “ricucita”, appunto come un morso “simbolo del distacco dalla natura”, successivamente reintegrato attraverso la tecnologia, ovvero con enormi graffette di acciaio inossidabile. La mela infatti è dapprima simbolo di natura incontaminata, successivamente aggredita dal morso della scienza, dunque dell’artificio, infine reintegrata dalla stessa tecnologia. Mondo naturale e mondo artificiale si ricongiungono quindi ristabilendo un nuovo equilibrio e una ricomposizione degli opposti.
La collocazione dell’opera, del peso di circa 11 tonnellate per otto metri di altezza e 6 di diametro è avvenuta con un performance a cui hanno preso parte un gruppo di giovani di tutte le culture e religioni. Sarà la Fondazione Cittadellarte ad occuparsi della manutenzione ordinaria e straordinaria dell’opera per i prossimi 20 anni.