LONDRA – La National Gallery di Londra lancia un crowfunding per l’acquisto del dipinto “Il ritrovamento di Mosè” (1630) di Orazio Gentileschi (Pisa, 1563 – Londra, 1639). Si tratta di una delle poche opere realizzate dal pittore pisano durante la residenza di 12 anni a Londra, alla corte del re Carlo I d’Inghilterra, commissionata per celebrare la nascita del futuro Carlo II e destinata ad essere esposta nella Queen’s House di Greenwich.
L’opera, da circa vent’anni, si trova nell’Istituzione di Trafalgar Square in comodato gratuito da un anonimo collezionista privato, esposta accanto ad opere di Caravaggio e Guido Reni.
Il dipinto fu venduto nel 1995 per 5 milioni di sterline a un’asta di Sotheby’s dalla famiglia aristocratica Howard, proprietaria di un castello nello Yorkshire.
Per acquisirla attualmente servono 22 milioni di sterline e la National Gallery, che ha diritto di prelazione, sta cercando di recuperare 2 milioni online. Il museo, infatti, ne ha in cassa quasi 17,4 milioni. 8,5 milioni sono stati garantiti dall’American Friends of the National Gallery of London e 5 milioni dal National Gallery Trust. La raccolta fondi è stata lanciata con l’hashtag #SaveOrazio.
Il direttore del Museo, lo storico dell’arte italiano Gabriele Finaldi, presentando la petizione ha spiegato: “Se la National Gallery riesce ad acquistare il dipinto, potrà metterlo a disposizione per l’ammirazione delle generazioni a venire. L’opera avrà trovato così definitivamente spazio tra le immagini identitarie della nazione”.