ROMA – “Roma Medievale. Il volto perduto della città”, a cura di Anna Maria D’Achille e Marina Righetti, è la mostra che grazie a 160 opere tra mosaici, affreschi e opere mobili messe a disposizione da 60 prestatori tra musei, enti religiosi e istituzioni pubbliche e private, racconta la città di Roma fra VI e XIV secolo, dal tempo di papa Gregorio Magno all’indizione del primo Giubileo del 1300, e il suo ruolo cardine nell’Europa cristiana e medievale.
La mostra si configura come un viaggio ideale verso Roma, facendo “calzare al visitatore i panni del pellegrino medievale che, immerso nel fascino dell’antica Roma, era animato dal desiderio di entrare a contatto con le prime testimonianze del cristianesimo e le reliquie dei martiri”.
Sviluppata in 9 principali nuclei tematici, l’esposizione accompagna il visitatore/pellegrino tra le pieghe storiche, architettoniche e artistiche della Roma medievale, attraverso i suoi luoghi più iconici, sia dal punto di vista religioso, sia politico: il vasto complesso del Laterano, prima basilica cristiana, cattedrale di Roma e sede dei pontefici durante il Medioevo; San Pietro in Vaticano, luogo della tomba di Pietro e meta di pellegrinaggio da tutta l’Europa cristiana; San Paolo fuori le mura, memoria dell’Apostolo delle Genti, e Santa Maria Maggiore, custode delle reliquie del Presepe e prima basilica dedicata alla Vergine. Sono monumenti oggi profondamenti mutati, ma di cui ancora si conservano vestigia medievali di fondamentale importanza. Attraverso una selezione mirata di oggetti, verrà offerta un’idea della vastità dei quattro complessi basilicali e della ricchezza di opere d’arte che connotava questi luoghi.
Il percorso espositivo vuole anche far riflettere su come si vivesse a Roma nel Medioevo. Una serie di piccoli ma preziosi oggetti, provenienti dalla Crypta Balbi, narra, infatti, al visitatore storie di vita quotidiana fatta di botteghe, artisti e artigiani.
Altro punto focale è sicuramente l’intreccio di culture che hanno fatto della Roma del Duecento un polo culturale di alto livello, anche per i suoi scambi internazionali. Alcuni manoscritti testimoniano, sia pure parzialmente, il livello di questa straordinaria koinè.
Come spiegato da Miguel Gotor, Assessore alla cultura di Roma, “l’esposizione ideata da Marina Righetti e curata insieme ad Anna Maria D’Achille, ha l’indiscusso merito di esporre al pubblico il risultato di più di quarant’anni di ricerche e riflessioni condotte dalle Università romane, in particolare dalla Sapienza, su Roma medievale”. “Fine dichiarato di questa mostra, inusuale e preziosa – sottolinea Gotor – è proprio quello di offrire al visitatore una visione d’insieme della Roma medievale, il cui tessuto urbanistico, pur nascosto sotto la veste degli interventi successivi, e umiliato dagli sventramenti attuati in epoca moderna, è ancora in parte ricostruibile: si pensi, ad esempio, alla sopravvivenza della rete stradale, alla toponomastica, alle tante torri, che ancora oggi svettano tra i palazzi moderni, o, ancora, al ruolo del Tevere che, con i suoi ponti e i suoi porti, fu, per secoli, il centro della vita e delle attività cittadine”.
La mostra – evidenzia Antonella Polimeni, Magnifica Rettrice Sapienza Università di Roma, – “nasce dagli studi svolti per oltre quattro decenni dalla Cattedra di Storia dell’arte medievale della Sapienza, prima a cura di Angiola Maria Romanini, poi delle generazioni successive di docenti, laureati e dottorandi della nostra Università, affascinati dalla ricchezza di una città che nel Medioevo fu una capitale religiosa e culturale dell’Europa”. Si tratta di “un’opera collettiva che porta fuori della Sapienza il lavoro di un’équipe multigenerazionale, che ha visto anche la partecipazione di docenti di altre Università e funzionari delle varie Soprintendenze che si sono formati nelle aule della Sapienza, nonché di colleghi che negli anni hanno condiviso progetti di ricerca ed esperienze di lavoro”.
L’esposizione è stata, quindi, pensata con lo scopo di portare a conoscenza di un vasto pubblico i risultati di queste ricerche universitarie, in linea con i principi della Terza Missione promossa da Sapienza.
Vademecum
ROMA MEDIEVALE. Il volto perduto della città
Museo di Roma – Palazzo Braschi (Sale espositive del I piano)
Piazza Navona, 2; Piazza San Pantaleo, 10 – 00186 Roma
21 ottobre 2022 – 5 febbraio 2023
Orari
Dal martedì alla domenica ore 10.00-19.00.
La biglietteria chiude alle ore 18.00. 24 e 31 dicembre 10.00-14.00
Giorni di chiusura: lunedì, 25 dicembre.
Biglietto “solo Mostra”
- € 11,00 biglietto intero;
- € 9,00 biglietto ridotto.
Biglietto “cumulativo” Museo di Roma + Mostra
- € 16,00 biglietto “cumulativo” intero per i residenti a Roma non possessori della “MIC Card”;
- € 12,00 biglietto “cumulativo” ridotto per i residenti a Roma non possessori della “MIC Card”;
- € 17,00 biglietto “cumulativo” intero per i non residenti a Roma;
- € 13,00 biglietto “cumulativo” ridotto per i non residenti a Roma;
- € 4,00 biglietto “solo Mostra” speciale scuola ad alunno (ingresso gratuito ad un docente accompagnatore ogni 10 alunni);
- € 22,00 biglietto “solo Mostra” speciale Famiglie (2 adulti più figli al di sotto dei 18 anni).
Ingresso con biglietto gratuito o ridotto per le categorie previste dalla tariffazione vigente.
Ingresso con biglietto gratuito al solo Museo di Roma per i possessori della “MIC Card”, i quali potranno, invece, accedere alla Mostra con l’acquisto del biglietto “solo Mostra” ridotto secondo la tariffazione sopra indicata.
Ingresso con biglietto ridotto per i possessori della “Roma Pass” 72 ore e 48 ore.
060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00)