BOLOGNA – Dall’8 aprile al 31 luglio 2022 la Sibilla Cumana di Domenichino verrà concessa in prestito dalla Galleria Borghese alla Pinacoteca Nazionale di Bologna, in relazione a una progettualità di scambi e iniziative comuni tra i due musei.
La Sibilla Cumana a confronto con la Sibilla di Guido e Reni, del Guercino e di Elisabetta Sirani
Il dipinto raffigurante la Sibilla Cumana sarà esposto nella Sala di Guido Reni, in prossimità della Sibilla reniana proveniente dal lascito di Sir Denis Mahon alla Pinacoteca. Si tratta di raffigurazioni della medesima iconografia che, pur nella diversità cronologica e ideativa che contrappone la complessa costruzione di Domenichino all’essenzialità dell’ultimo Reni, condividono la comune matrice raffaellesca raggiungendo esiti tra i più significativi nell’ambito dell’ideale classico seicentesco.
Ma il dipinto di Domenichino consentirà interessanti connessioni con altre opere della Pinacoteca, come la Sibilla con Cartiglio del Guercino e la Sibilla di Elisabetta Sirani, oltre a costituire un fondamentale completamento alle diverse tipologie di opere di Domenichino presenti, come i paesaggi di piccolo formato e le grandi pale d’altare.
Il ruolo di particolare rilievo della musica per Domenichino
La Sibilla della Galleria Borghese è singolarmente accompagnata da elementi musicali, uno spartito e una viola da gamba. Fin da giovane Domenichino riservò alla musica un ruolo di particolare rilievo, divenendone da adulto un raffinato conoscitore. La sua pittura riflette sovente questa passione e talvolta ne diviene uno strumento di divulgazione, come nel caso della Sibilla Cumana. La melodia trascritta sullo spartito dipinto è stata relazionata alle Nuove Musiche di Giulio Caccini, raccolta di brani a voce sola e basso continuo pubblicata nel 1602. Domenichino condivideva con Caccini l’interesse per lo stile monodico in opposizione all’imperante polifonia, e sembra dichiararlo apertamente nel raffigurare la Sibilla con le labbra socchiuse in atto di cantare come solista, e la viola da gamba, strumento del basso continuo.
Le attività di approfondimento in un connubio tra musica e pittura
Sarà proprio questo interessante connubio tra musica e pittura al centro delle attività di approfondimento promosse dalla Pinacoteca in occasione della permanenza del dipinto a Bologna. In collaborazione con Bologna Festival, il museo presenterà infatti un concerto con musiche di Giulio Caccini e autori coevi, in occasione della presentazione del dipinto, e una conferenza tenuta da una studiosa che ha approfondito con particolare evidenza la relazione tra Domenichino e la musica.
Altri eventi accompagneranno il periodo di permanenza della Sibilla Cumana a Bologna, tra cui visite guidate, per le quali sarà data comunicazione nel sito e sui profili social della Pinacoteca, e conferenze programmate volte ad approfondire la produzione artistica di Domenichino, sia romana che bolognese.
CONCERTO
Venerdì 8 aprile, ore 18
Lucia Cortese soprano
Fabiano Merlante chitarrone
Patxi Montero viola da gamba
musiche di Giulio Caccini (1550-1618), Girolamo Frescobaldi (1583-1643), Claudio Monteverdi (1567-1643), Giovanni Bassano (1558-1617), Barbara Strozzi (1619-1677), Bartolomé de Selma y Salaverde (1580-1640), Stefano Landi (1587-1639).
Evento a numero chiuso, con prenotazione obbligatoria all’indirizzo email
pagamento del biglietto di ingresso alla Pinacoteca
CONFERENZE
Giovedì 5 maggio ore 17 – Mirella Cavalli, I dipinti di Domenichino della Pinacoteca Nazionale di Bologna: le grandi pale d’altare e il paesaggio classico
Giovedì 19 maggio ore 17 – Francesca Cappelletti, Domenichino e il cardinale Scipione Borghese: una relazione complessa
Giovedì 26 maggio ore 17 – Arianna De Simone, Domenichino e la musica
Le conferenze si terranno in Pinacoteca presso l’Aula Gnudi eventi gratuiti
con prenotazione obbligatoria all’indirizzo email pin-bo.urp@beniculturali.it