MILANO – La mostra “La stanza di Filippo de Pisis. Luigi Vittorio Fossati Bellani e la sua collezione”, a cura di Paolo Campiglio e Roberto Dulio, si arricchisce dell’opera La vedova (1931) di Alberto Savinio, che si ricongiunge con la Penelope (1940) dello stesso artista, già in mostra a Villa Necchi. Viene così ricomposta la coppia fortemente voluta dal collezionista e da lui ironicamente soprannominata “vedova triste e vedova allegra”, che propone l’accostamento di due metamorfosi animali in cui la mestizia della prima contrasta l’ilarità della seconda, sintetizzando, secondo l’autore, il senso della vita nell’arte e suggerendo una rappresentazione dell’animo umano.
Le due opere campeggiavano nel grande soggiorno, arredato con raffinati pezzi di antiquariato, insieme a quattro tele dipinte da de Pisis a Londra nel 1935 (tre delle quali esposte in Villa) e a Soldati con cannone (1927) di Ottone Rosai. L’opera viene ricollocata in mostra secondo la sequenza e il rapporto collezionistico originario.
La mostra, aperta al pubblico fino al 15 settembre 2019, riunisce per la prima volta la collezione di opere, alcune mai esposte, che Fossati Bellani aveva raccolto e allestito nella sua casa di Roma. L’esposizione è un omaggio al collezionista e alla sua passione per l’opera di Filippo de Pisis, che amava affiancare alle raffinate tele di Savinio, Rosai e de Witt.
La rassegna si inserisce nel programma di approfondimento storico e artistico che il FAI ha intrapreso dal 2012: mostre di rigoroso approccio scientifico che hanno l’intento di studiare e valorizzare l’attività di pittori e scultori già presenti a Villa Necchi con una o più opere, partendo da queste per elaborare nuovi percorsi di ricerca, sempre nel solco dello “spirito del luogo”. Dopo Alfredo Ravasco, Arturo Martini e Timo Bortolotti l’attenzione è ora posta su Filippo de Pisis, di cui sono esposte permanentemente in villa sei opere: La tinca (1928), La scarpetta rossa (1930), Tre ostriche sull’impiantito (1932), Natura morta con lepre (1942) – donate da Claudia Gian Ferrari – un acquarello, Fiori (1947) appartenuto a Nedda Necchi e Ritratto di giovane (1929) da una donazione privata.
Vademecum
LA STANZA DI FILIPPO DE PISIS. LUIGI VITTORIO FOSSATI BELLANI E LA SUA COLLEZIONE
Filippo de Pisis, Antonio Antony de Witt, Ottone Rosai, Alberto Savinio
Da mercoledì 3 aprile a domenica 15 settembre 2019
Orari: da mercoledì a domenica dalle ore 10 alle 18
Ingresso con visita alla villa: Intero: € 14; Studenti (18-26 anni): € 7; Ridotto (ragazzi 6 -18 anni): €
4; Iscritti FAI: ingresso gratuito
Ingresso solo mostra: Intero: € 7; Studenti (18-26 anni): € 4; Ridotto (ragazzi 6-18 anni): € 4; Iscritti
FAI: ingresso gratuito
Per informazioni e prenotazioni:
Villa Necchi Campiglio, Via Mozart 14 – Milano: tel. 02.76340121; fainecchi@fondoambiente.it