BOLOGNA – La Fondazione MAST di Bologna ospita, fino al 3 gennaio 2021, la mostra “MAST Photography Grant on Industry and Work”, risultato della sesta edizione del concorso fotografico che consente ai giovani fotografi, vincitori di una borsa di studio, di sviluppare un progetto su industria e lavoro e di realizzare una mostra accompagnata da un catalogo.
“Ogni due anni, la Fondazione MAST, attraverso il MAST Photography Grant on Industry and Work – spiega il curatore della mostra, Urs Stahel – offre a giovani fotografi l’opportunità di confrontarsi con le problematiche legate al mondo dell’industria e della tecnica, con i sistemi del lavoro e del capitale, con le invenzioni, gli sviluppi e l’universo della produzione. E spesso il loro sguardo innovativo e inedito ci costringe a scontrarci con incongruenze, fratture, fenomeni e forse perfino abissi che finora avevamo trascurato o cercato di non vedere”.
Vincitrice di questa edizione è risultata Alinka Echeverría (Città del Messico, 1981) con il progetto intitolato Apparent Femininity che indaga alcune immagini di femminilità, guardando al ruolo svolto dalle donne agli albori dell’industria del cinema e della programmazione informatica.
L’esposizione presenta le opere di tutti e cinque i finalisti: Chloe Dewe Mathews, Alinka Echeverría, Maxime Guyon, Aapo Huhta e Pablo López Luz.
Chloe Dewe Mathews (Londra, Regno Unito, 1982), nel progetto For a Few Euros More (Per qualche euro in più), indaga le dinamiche dell’agricoltura moderna, mettendo in luce questioni relative alla produzione e al consumo di cibo, allo sfruttamento delle persone e alla crisi ambientale in corso.
Maxime Guyon (Parigi, Francia, 1990), nel suo progetto Aircraft, realizza fotografie digitali di grande formato di strutture aereodinamiche, turboreattori, pistoni idraulici, connessioni elettriche degli aerei. Nelle fotografie iperrealistiche di Guyon non ci sono indizi delle architetture industriali degli hangar e le sagome restano sospese in uno spazio senza cielo e senza tempo, concreto eppure irreale.
Aapo Huhta (Haapajärvi, Finlandia,1985), in Sorrow? Very Unlikely (Tristezza? Molto improbabile), esplora i modi in cui l’Intelligenza Artificiale percepisce le fotografie fatte dall’uomo.
Infine Pablo López Luz (Messico, 1979), nella serie Baja Moda (Bassa moda), realizzato in diverse città dell‘America latina, guarda criticamente al mondo globale dell‘industria della moda e al tempo stesso analizza due aspetti chiave della cultura latinoamericana contemporanea: identità e resistenza.
La seconda mostra presentata dalla Fondazione, sempre fino al 3 gennaio 2021, si intitola “Inventions” ed è curata da Luce Lebart in collaborazione con Urs Stahel.
L’esposizione propone un’ampia selezione di fotografie prodotte tra le due Guerre mondiali che uniscono tecnologia e arte. Tutte le immagini provengono dall‘ Archive of Modern Conflict (Londra) e dagli Archives nationales di Francia.
La mostra presenta la molteplicità delle invenzioni realizzate e fotografate in Francia, presso l‘Office des inventions su iniziativa di Jules–LouisBreton, a capo del Sous-secrétariat d’Étataux inventions. Invenzioni che vanno dagli oggetti usati per sopravvivere in tempi di crisi, ai dispositivi per godere di una migliore qualità della vita in periodo di pace.
Come spiega la curatrice e storica della fotografia Luce Lebart “si tratta di un archivio visivo che colpisce per la sua fantasia, gli accenti umoristici e la libertà nello svelare i codici dell’oggettività fotografica. L’elemento comico è tanto più inatteso in quanto si inserisce in un contesto industriale e scientifico. Come al cinema, queste scene fotografiche ci raccontano delle storie”.
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Vademecum
FONDAZIONE MAST
8 ottobre – 3 gennaio 2021 via Speranza 42, Bologna
MAST Photography Grant on Industry and Work
http://www.mastphotogrant.com
“Inventions” a cura di Luce Lebart
Ingresso gratuito su prenotazione
Orari
Martedì – Domenica 10.00 – 19.00
www.mast.org