FIRENZE – Prende avvio l’iniziativa dell’Accademia della Crusca relativa alla realizzazione di una banca dati che consenta di conoscere le parole della lingua italiana prodotte dal mondo dell’arte nell’arco di circa quattro secoli, dal Cinquecento al Novecento.
Il progetto sarà approfondito nel corso della conferenza che si svolgerà il 15 marzo alle ore 15 a Villa Medicea di Castello a Firenze, dal titolo “Le parole dell’arte da Giorgio Vasari a Roberto Longhi”, dedicato a Paola Barocchi (1927-2016), storica dell’arte e Accademica della Crusca, che ha insegnato alla Scuola Normale Superiore di Pisa, lavorando fin dalle origini alle applicazioni dell’informatica alla storia dell’arte e ai beni culturali.
Si legge in una nota: “saranno presentati al pubblico le banche dati e il motore di ricerca realizzati dalla Fondazione Memofonte e dall’Accademia della Crusca, grazie al contributo della Fondazione CR Firenze, e liberamente consultabili sul sito dell’Accademia nella sezione ‘Scaffali digitali’”. L’Accademia della Crusca e la Fondazione Memofonte sono infatti impegnate a continuare l’opera di Paola Barocchi e Giovanni Nencioni nell’informatizzazione di fonti storico-artistiche per lo studio dell’evoluzione della terminologia dell’arte.
Grazie a questo portale sarà possibile comparare forme linguistiche e lemmari diversi in modo da verificare, da un lato, la persistenza di lessico tradizionale, dall’altro, le innovazioni terminologiche.
“Il portale – spiega ancora la nota – propone tre tipi di approfondimenti guidati: i colori, gli artisti, le tecniche. L’utente potrà esplorare le occorrenze dei colori, leggere i testi di alcuni protagonisti della storia dell’arte come Cimabue, Giotto, Donatello, Raffaello, Michelangelo, Leonardo, Tiziano, Correggio, e riflettere infine sulle diverse tecniche artistiche”.
Il progetto è stato realizzato in modo interdisciplinare da uno storico della lingua italiana e da uno storico dell’arte, i quali hanno lavorato insieme, revisionando i testi, predisponendo le schede catalografiche e operando le marcature dei termini significativi. Il progetto è stato diretto da Donata Levi per la Fondazione Memofonte e da Nicoletta Maraschio per l’Accademia della Crusca.