CASERTA – Sabato 19 Febbraio inaugura, a Spazio Vitale Arte Contemporanea ad Aversa, la mostra Aulo Pedicini: As Salas do Desassossego a cura di Generoso Bruno.
Il percorso artistico di Aulo Pedicini
L’esposizione presenta il lavoro maturo dello scultore, pittore, performer, grafico, incisore, Aulo Pedicini, originario di Foglianise (BN), che vive e lavora a Napoli, dove si è diplomato nel 1960 all’Istituto Statale d’Arte Filippo Palizzi.
Negli anni Sessanta le produzioni di Pedicini sono segnate da uno stile immediato ed informale. Nel decennio successivo, prende parte alla Quadriennale di Roma (1975), alla Biennale di Venezia (1976) e, a Los Angeles, al Festival Dada (1979). In quegli anni la sua pratica scultorea indaga il consumo, l’oggetto, lo scarto e la sua possibilità assemblativa.
L’artista si definisce ulteriormente, attraverso performance di grande impatto, come il Malato, realizzata nel 1975 presso l’Ospedale Psichiatrico di Napoli e l’anno successivo in Piazza San Marco a Venezia. Col tempo l’artista recupera l’idea della pratica scultorea di grande dimensione nella nobiltà del bronzo. Come le antiche incisioni giovanili e successivamente le carte, sono i corpi femminili ad accogliere classicità lirica e suggestioni metafisiche. Le sue opere sono presenti in diversi musei e istituzioni pubbliche in Italia e nel mondo.
La mostra
L’esposizione, dal titolo As Salas do Desassossego [Le stanze dell’Inquietudine] rimandano al tema dell’inquietudine, ampiamente sviscerato dallo scrittore Fernando Pessoa. Come spiega il curatore Generoso Bruno, con Desassossego, Pedicini “ristruttura il suo intimo rapporto con lo scritto di Pessoa provando, ancora una volta, a ‘guardare la realtà mediante il filtro dell’incertezza’”.
E’ dunque l’inquietudine “a muovere la ricerca dell’artista”. Le stanze “sono funzionali ad accogliere lo spettatore all’interno dell’evento espositivo”. In questa esposizione è tuttavia “la pratica a restituirci la cifra dell’artista, lì dove la materia pittorica pone l’abilità dell’artista a servizio della visione”.
“Surrealtà, metafisica, l’intervento concettuale della parola dipinta e, in alcuni episodi, una potente carnalità espressionista riaffermano in Pedicini la vittoria della superfice e la possibilità della citazione“. – Sottolinea il curatore – “La libertà individuale dell’artista, al tempo della polverizzazione delle iconografie, dei discorsi e delle narrazioni, conduce Pedicini verso il Mito come archetipo narrativo primigenio dove anche la scultura è agita come autentica possibilità manipolativa della sostanza sensibile dove, tra le molteplici traiettorie possibili, l’artista afferma la sola verità possibile: quella della propria coscienza”.
Nel corso del vernissage, il Maestro Aulo Pedicini con Annabella Marotta sarà impegnato nella produzione di un’azione di performance.
Modalità di accesso
Si potrà accedere con ingresso regolamentato, utilizzando i dispositivi di sicurezza e il green pass nel rispetto della normativa vigente.
La mostra è visitabile su appuntamento fino al 20 Marzo 2022.
Per info e contatti 3357003916 – spazio.vitale.aversa@gmail.com