ROMA – Come sempre la street artist Laika, o “attacchina” come ama definirsi, è “sul pezzo”, si direbbe in gergo prettamente giornalistico. Infatti, la misteriosa artista, con le sue incursioni notturne, non si lascia sfuggire l’occasione di lanciare messaggi su temi di stringente importanza politica e sociale.
Basti ricordare la sua denuncia alla violenza sulle donne con il lavoro “Ogni tre giorni – If you were in my shoes”, o ancora l’intervento a sostegno dei migranti.
Anche stavolta, nella notte tra il 15 e il 16 febbraio a Roma, l’artista è tornata per “dire la sua” con una nuova opera sulla complicata situazione in Ucraina. Si tratta di un monito alla pace, come indica il titolo stesso.
Il lavoro si compone di due poster gemelli, affissi a pochi passi delle ambasciate di Russia e Ucraina, rispettivamente in viale Castro Pretorio e in Piazza G.Verdi, raffiguranti due carri armati i cui i cannoni sono ripiegati e formano il simbolo della pace.
Sopra i carri armati volteggia una colomba, citazione di un’opera di Picasso (Paloma de la Paz), che manifesta il suo sdegno per la situazione di tensione in Ucraina ricoprendo di guano i blindati.
“La guerra – afferma infatti Laika – non deve essere un’opzione, soprattutto in un’area in cui troppo sangue è già stato versato”.