TORINO – Dal progetto “Liberi di imparare”, frutto della collaborazione tra il Museo Egizio e la Direzione del carcere e l’Ufficio della Garante dei diritti delle persone private della libertà del Comune di Torino, nell’ambito dei programmi di formazione per garantire ai detenuti il diritto alla fruizione del patrimonio culturale della città, nasce la mostra dal titolo “Liberi di imparare. L’antico Egitto nel carcere di Torino”.
L’esposizione, visitabile gratuitamente fino al 21 gennaio 2019, ospita repliche di papiri, cofanetti, vasi e altri oggetti significativi del corredo della tomba dell’architetto Kha e di sua moglie Merit, riprodotti fedelmente dai detenuti della Casa Circondariale “Lorusso-Cutugno”, che frequentano i percorsi scolastici interni al carcere.
E’ grazie anche all’Istituto tecnico Plana e al Primo Liceo Artistico di Torino, presenti da molti anni con sezioni scolastiche presso la Casa Circondariale, che è stato possibile realizzare questa iniziativa. Nel 2018, infatti, le classi si sono trasformate in laboratori che hanno coinvolto alcuni detenuti nella realizzazione e decorazione di repliche di reperti della collezione del Museo Egizio.
Una volta individuate le opere che meglio si prestavano alla riproduzione, gli studenti delle classi di falegnameria e arti decorative hanno seguito lezioni introduttive sulla storia e le tecniche costruttive dell’antico Egitto e si sono dedicati alla realizzazione dei manufatti esposti in mostra, sotto la guida dei propri insegnanti.
Alcune delle repliche sono impiegate anche in attività parte del programma “Il Museo fuori dal Museo”, che mira a portare l’Egizio fuori dalle sale per rendere accessibili i contenuti della collezione a coloro che non possono visitare il Museo, come, ad esempio, i pazienti dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino.
Vademecum
Liberi di imparare. L’antico Egitto nel carcere di Torino
21 dicembre 2018 – 21 gennaio 2019
Orario: 10 – 17
Ingresso gratuito, da Via Maria Vittoria 3