ROMA – Da sabato 23 aprile 2016, sarà riaperta al pubblico, grazie all’azione congiunta della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria meridionale (oggi Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria meridionale) e la Società ARCUS, la suggestiva area archeologica del VI-III secolo a.C. del santuario del Lucus Feroniae (bosco sacro dedicato a Feronia, dea italica della fertilità dei campi e propiziatrice dei commerci), la contigua colonia romana del I secolo a.C. (Iulia Felix Lucoferonensium), con l’annesso Antiquarium, nel comune di Capena, e la villa dei VolusiiSaturnini, nel comune di Fiano Romano.
Tra le rovine della colonia romana, sarà possibile ammirare i raffinati pavimenti a mosaico riportati all’antico splendore attraverso una paziente opera di restauro. Nell’Antiquarium, con il suo rinnovato allestimento, tecnologie innovative danno voce a personaggi, come la dea Feronia, che racconta il proprio tempo, ridando vita alle atmosfere del bosco sacro e alla devozione dei fedeli: una visita in grado di far compiere ai visitatori un emozionante viaggio nel tempo.
Sarà inoltre possibile ammirare degli straordinari reperti, finora “invisibili” perché custoditi nei depositi. Suggestive ambientazioni consentiranno di ripercorrere la storia del sito e di ammirare statue, decorazioni dei templi e altri reperti, riproposti nel loro contesto di rinvenimento.
L’operazione è dunque finalizzata non solo al recupero della memoria storica delle comunità di Capena e di Fiano Romano, ma anche di un elemento funzionale a integrare e ricucire il paesaggio circostante, che ancora per alcuni ampi tratti conserva le caratteristiche originarie di antico luogo di transito di uomini, merci e idee lungo il fiume.
Lucus Feroniae. Area Archeologica, Antiquarium e Villa dei Volusii
Inaugurazione
Via Tiberina Km 18,500 Capena (Roma)
Sabato 23 aprile 2016 ore 11.00