Il magazine di Rai Cultura “Art Night” propone, venerdì 6 dicembre, il documentario “Marina Abramovic. The artist is present”, di Matthew Akers. Si tratta di un’opera che mette a nudo l’artista e la sua incessante ricerca che, da quarant’anni, analizza le emozioni ed i meccanismi dell’essere umano, in un felice matrimonio tra etica ed estetica.
Il docufilm permette di ripercorrere le tappe della sua storia che la portano, nel 2010, a interpretare la sua opera più difficile: “The artist is present”, una performance di tre mesi durante la quale l’artista sta immobile, in silenzio, seduta davanti a un tavolo per sette ore al giorno, a incontrare gli sguardi del pubblico, che quasi come in un solenne rituale pagano, le si avvicina lentamente e le si siede di fronte, per tutto il tempo che ritiene necessario.
Il film documenta e fissa molti di questi momenti straordinari in cui lo zoom delle telecamere è puntato sugli occhi di Marina e su quelli del suo interlocutore. Uno dei momenti più intensi del film è quando Ulay, compagno di vita e di arte della Abramovic per dodici anni, decide ad insaputa dell’artista di partecipare alla performance. Lei alza gli occhi e lo vede, le lacrime scorrono copiose: sono lacrime vere, è la loro “riunione” dopo la separazione e la sofferenza. Abramovic fa un’eccezione alle rigide regole della performance, allunga le mani fino a toccare quelle dell’ex, è il “momento di verità” nell’opera, quella scintilla in cui l’umano e il poeta si identificano.